2015
Donati: «Roma? Doppia sfida decisiva»
Il terzino del Bayer Leverkusen alla vigilia della sfida contro la Roma
Con l’aiuto degli amici e della sua famiglia ha affrontato il distacco dall’Italia: Giulio Donati, che preferisce vivere a Colonia piuttosto che a Leverkusen, sta cominciando anche ad imparare il tedesco. «Ho avuto fortuna a trovare alcune persone che mi hanno aiutato. Compreso uno psicologo, quello del Bayer Leverkusen, però non per una seduta, ma perché Christian parla italiano. Adesso abbiamo a disposizione un’insegnante: vado a lezione, due tre volte la settimana», ha dichiarato il terzino del Bayer Leverkusen ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
LA “RINASCITA” – Poteva andar via, però, in estate. Lo ha rivelato lo stesso Donati, che ha spiegato come è tornato titolare: «Roger Schmidt, l’allenatore, in estate era stato franco. Mi disse che se avevo l’offerta giusta poteva partire, ma se fossi rimasto gli sarei servito. Io volevo essere titolare con continuità, però non volevo lasciare la Champions League con le sue grandi sfide. Credevo in me stesso e sono rimasto a Leverkusen».
GLI AVVERSARI – Donati ha presentato poi la sfida di Champions League contro la Roma: «Salah, Gervinho o anche Iago Falque: la Roma ne ha tanti bravi, non solo questi. Sono convinto che il doppio confronto sposterà l’ago della bilancia del girone. Sarà una sfida molto equilibrata, 50 per cento di possibilità a testa. Noi dobbiamo rimanere concentrati, compatti, raddoppiare sempre perché la Roma sa essere forte, veloce e tecnica. Per me era un privilegio allenarmi con Maicon. Scherzavamo molto, poi ognuno ha fatto la sua strada e non ci siamo più sentiti. Con Florenzi invece il rapporto di amicizia è rimasto: ci telefoniamo, anzi lo chiamerò in questi giorni. Lui è un fenomeno, però dovrebbe imparare a giocare meglio a ping pong: con me perde sempre», ha concluso il difensore, che non ha alcun rimpianto, perché consapevole di poter crescere giocando in Champions League.