2015

Batistuta ci pensa: «Vorrei allenare, mi manca il calcio»

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Bati-gol prosegue: «Ma in Italia c’è troppa pressione»

Dieci anni senza giocare, un ritiro anticipato dagli infortuni alle gambe, e tanta voglia di calcio. Di questo è fatto Batistuta, che ha parlato di quanto gli manchi calciare un pallone o anche semplicemente scendere in campo a margine di un evento ad Abu Dhabi. Ecco le parole del ‘Re Leone’ rilasciate a Sport 360: «Dopo dieci anni passati senza calcio, adesso voglio lavorare nuovamente. Voglio seguire le orme di Simeone, mio amico. La voglia c’è, se ce la farò, allora darò il meglio. Come giocatore puoi solo fare qualcosa in campo. Da allenatore invece puoi mostrare ai giocatore cosa devono fare. Non seguo una squadra, seguo tutto il calcio. Adesso voglio allenare e cerco una squadra dove poterlo fare».

AMBIENTE PERFETTO – Batistuta prosegue e passa in rassegna il calcio di diversi Paesi: «In Argentina c’è troppa pressione, ed anche in Italia è così. Vorrei iniziare in un posto più tranquillo. Arabia, o Inghilterra, perchè no? Potrei lavorare senza alcun problema. La Fiorentina per me è stato tutto. Ho passato lì quasi tutta la mia carriera e a Firenze ho vissuto i miei migliori momenti. A Firenze arrivai con mia moglie e sono partito con tre figli. Oggi è difficile restare fedeli ad un club, ci sono tanti soldi ed è facile arrivare dovunque. Ci sono poche persone come me, Totti o Zanetti che sono rimasti per tanto tempo in un posto solo».

AMICO – L’ex attaccante parla anche di Simeone: «Ha sempre amato il calcio, e ama anche insegnarlo. Non avevo alcun dubbio sul fatto che potesse fare grandi cose. Ci ha sempre ispirato. Merita quello che sta raccogliendo, e a me piace come lavora».

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