2017
Bassi: «Fusco? Gli faccio mangiare mozzarelle scadute». L’Hellas valuta la querela
Bassi: «Fusco? Vada a quel paese». E il Verona annuncia: «Ci riserviamo di agire per vie legali»
Finirà probabilmente in tribunale la diatriba tra il consigliere regionale del Veneto Andrea Bassi, e l’Hellas Verona. Il motivo dello scontro? Alcune considerazioni personali che, secondo il Corriere di Verona, il consigliere avrebbe pubblicato ieri pomeriggio sul suo profilo Facebook dopo aver assistito alla conferenza stampa del direttore sportivo della società veronese Filippo Fusco.
A Bassi non sarebbero andate giù alcune dichiarazioni di Fusco soprattutto riguardo a Giampaolo Pazzini. «Spero che Pazzini faccia quindici gol per sputtanare quello st… di direttore sportivo dell’Hellas – avrebbe scritto il consigliere regionale – che in conferenza stampa l’ha trattato come un ragazzino strapagato qualsiasi… Fusco vai a quel paese, ricordati che Pazzini è rimasto anche in B per riportarci in serie A nonostante le tante offerte della categoria superiore e soprattutto prega il tuo dio di non trascinarci in B altrimenti veniamo a prenderti a casa e ti facciamo mangiare mozzarelle scadute prodotte in Campania!!!».
Ieri la società non ha commentato, ma oggi, attraverso un comunicato stampa ufficiale scrive: «L’Hellas Verona FC, riguardo all’articolo pubblicato sull’edizione odierna de “il Corriere di Verona” riportante le parole pubblicate sul proprio profilo Facebook da parte di un esponente politico veronese, si stupisce e si rammarica dei toni violenti e denigratori utilizzati dallo stesso. Senza voler in alcun modo ledere la libertà di opinione, il club crede fermamente che i social network non debbano però trasformarsi in ‘zona franca’, dove insulti e attacchi personali possano diventare la normalità. Specie se a pronunciarli sono, come in questo caso, figure pubbliche che sarebbero tenute a rappresentare la cittadinanza e ad essere ad esempio per la stessa, e non certo ad attaccare verbalmente l’altrui operato. La società si riserva inoltre di agire per vie legali nelle sedi competenti sperando che casi come questi non si ripetano in futuro».