2015

Barzagli: «Borussia? Partiamo con un vantaggio»

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Il difensore ha partecipato su Twitter ad una chat con i tifosi

E’ una settimana da incorniciare per Andrea Barzagli, che è tornato a giocare con la Juventus, seppur per pochi minuti. Il difensore bianconero, reduce da un infortunio che lo ha tenuto a lungo bloccato in infermeria e lontano dai campi, ha risposto alle domande dei tifosi della Juventus attraverso Twitter: «Devo dire che ero molto concentrato, ma sentire l’applauso del pubblico è stato bellissimo. Cosa penso della difesa a quattro? Mi trovo bene sia con la difesa a 3 che a 4. Chi mi ha aiutato in questi mesi? Sicuramente mia moglie i miei figli, gli unici in grado di sopportarmi! Attaccante più forte affrontato? Suarez il più pericoloso, ma il più impegnativo fisicamente è stato senz’altro Drogba. Partita più importante della carriera? Direi il quarto di finale contro l’Ucraina nel Mondiali del 2006», ha dichiarato il centrale per l’#AskBarzagli.

LE SFIDE – Barzagli ha poi parlato del futuro a breve e lungo termine: «Futuro? E’ difficile pensarci ora, preferisco concentrarmi sul presente… Io al Mondiale in Russia? Se devo essere realista, la vedo dura. Però è sempre bello sognare… Borussia Dortmund? Dobbiamo essere positivi, è una sfida aperta e partiamo con un piccolo vantaggio. Compagno di squadra più forte? Ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni, ma Pirlo è unico. Differenza tra calcio tedesco e italiano? In Bundesliga ci sono molti più “uno contro uno”, da noi si gioca un calcio più tattico. Momento più emozionante in bianconero?  Ce ne sono stati tanti per fortuna, ma direi proprio la vittoria del primo scudetto».

IL GRUPPO – Infine, Barzagli ha lanciato un messaggio per Mattiello e parlato del rapporto con i compagni di squadra: «Sei giovane Mattiello, hai il tempo di recuperare, tornare ai tuoi livelli e fare bella carriera. In bocca al lupo! Matri, Pirlo e Storari a bordocampo per la mia partita con la Primavera? Ho pensato abbiamo un bel rapporto, anche al di là del calcio. E lo scambio di battute con Pepe lo dimostra. Tre parole per descrivere la Juventus? Allora: storia e mentalità vincente. Sono tre, no?»

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