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Baroni: «Il calcio di posizione è finito, ora l’importante sono i movimenti: i ragazzi mi seguono e credo che il pubblico abbia capito»

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Le parole di Marco Baroni, tecnico della Lazio, dopo la vittoria ottenuta dai biancocelesti contro il Genoa

Marco Baroni ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la vittoria della Lazio contro il Genoa di seguito le parole del tecnico biancoceleste.

PARTITA – «Sono contento di questo perchè oggi i gol sono arrivati da Noslin, che era un po’ che non giocava da titolare e due dai subentrati. Questo fa capire la nostra filosofia di fare in modo che tutti siano importanti e devono essere utili e tutti devono spendersi. Chiaro che ci sono momenti in cui ci sono giocatori che hanno dato e chi entra va in campo nel momento più importante della partita. Sono contento per la vittoria, ma soprattutto per la prestazione. Ho chiesto maturità e personalità e l’ho vista in campo e anche i complimenti ai tifosi: straordinari».

PROSSIMO STEP – «La squadra deve crescere di gara in gara. In ogni partita rinnoviamo una sfida a noi stessi nel lavoro e nelle partite. Siamo tutti ambiziosi e per fare qualcosa di importante dobbiamo mantenere il livello e la voglia alta. I ragazzi lo fanno bene, facendo in campo quello che facciamo in settimana. Il calcio posizionale è finito, ora dobbiamo fare movimento, anche fuori zona: i ragazzi ci credono e ci lavoriamo».

IMPATTO – «Io vivo di passioni: l’ho detto nella prima conferenza stampa, ma mi piace avere una squadra che emoziona. Siamo dentro il campo e dobbiamo pensare alle persone che ci guardano ed è la cosa più bella per un calciatore: dare tutto quello che ha sul campo. Poi ci saranno i momenti negativi, ma quando uno dà tutto, affronti tutto in maniera diversa. La squadra questo messaggio lo ha recepito e le persone che ci guardano lo vedono».

ALCUNI PROBLEMI NEL PRIMO TEMPO A SERVIRE DIA E CASTELLANOS – «Abbiamo palleggiato molto, ma eravamo poco incisivi e non riuscivamo a servire Dia. Lui veniva basso, ma doveva smarcarsi alle loro spalle e allargarsi. Quando lo abbiamo fatto siamo stati pericolosi, ma loro avevano linee molto vicine e noi onestamente non abbiamo fatto girare il pallone velocemente. Ci sono però anche queste partita e la squadra ha mostrato grande personalità».

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