2009

Bari, Ventura: “Bisogna ritrovare rabbia e serenità “

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Tre le sconfitte consecutive per il Bari di Giampiero Ventura dopo il passo falso del Franchi di Firenze e, benchè ne dica il tecnico dei pugliesi, qualche preoccupazione tra i tifosi biancorossi inizia a trapelare. Il protagonista per la formazione dei ‘galletti’ è stato Gillet, autore di alcuni interventi decisivi per ridurre il margine di svantaggio, ma questo non è bastato. Ecco le considerazioni del tecnico ligure a fine gara ai microfoni di Sky Sport: “Dove si è inceppato qualcosa? Ci sarebbero molte cose su cui disquisire. Dobbiamo ritrovare velocità , velocità  di pensiero. Un po’ di tempo fa eravamo molto più rapidi di testa e le giocate erano quindi molto più significative. A volte ci siamo crogiolati e abbiamo preso una strada che deve essere rivista. Dando per scontate le cose, io ho rivisto una Fiorentina che ha fatto il primo gol in maniera casuale, ma hanno lottato in undici con la bava alla bocca. Alcuni di noi hanno lottato, ma magari senza la bava. Quando c’è una riflessione di pensiero più lenta ed alcuni giocatori non sono in grado di esprimersi, si rischia di regalare, ed in Serie A il Bari non se lo può permettere. Ci deve essere voglia feroce di crescere, voglia feroce di ritagliarsi uno spazio. Magari c’è chi pensa di esserselo già  ritagliato, ma il calcio non è questo. La preoccupazione non è la sconfitta, anno scorso abbiamo inanellato quattro sconfitte di fila, partendo proprio dal 4-0 contro il Catania di Mihajlovic, il problema è trovare la giusta rabbia e serenità , altrimenti diventa difficile fare qualsiasi tipo di gioco elaborato. Dobbiamo rimetterci ad essere quelli dell’anno scorso. Non con la presunzione di fare spettacolo ovunque, ma per restare nella categoria dobbiamo lottare senza dare per scontate le cose. Anno scorso giocavamo sempre per fare male, a volte riusciva e a volte no, ma c’era la voglia feroce di provarci. Oggi facciamo tentativi per fare le giocate giuste, ma dobbiamo ritrovare la consapevolezza che dobbiamo lottare, che non è facile e la strada è tortuosa, anche in salita”.

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