2016

Bari salvo: ora spuntano pure i cinesi

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Giancaspro ha i soldi per continuare, Colantuono o Stellone in panchina

Il futuro del Bari è al sicuro: la società pugliese, che entro il 21 giugno conoscerà il proprio destino, in ogni caso non fallirà. I 7,5 milioni di euro necessari alla ricapitalizzazione ci sono, va solo capito chi li metterà: il presidente Gianluca Paparesta, alla ricerca di un nuovo socio, dovrà vedersela probabilmente con più di un avversario. Ieri, per esempio, è spuntato nuovamente il cinese Herman Zheng, che a Bari ha costituito una società con capitale sociale di 50mila euro denominata Winston European Holdings. Non è ufficiale l’intento della holding di mister Zheng, ma pare palese: già qualche mese fa Zheng si era interessato ripetutamente all’acquisto del Bari e, in questo clima di incertezza, evidentemente l’imprenditore cinese punta a dire la sua, ma soltanto qualora le cose dovessero mettersi male per Paparesta. Anche in quel caso, comunque, ci sarebbe alle spalle del presidente il socio di minoranza (5%) Cosmo Giancaspro, che ha esercitato il diritto di prelazione per passare in maggioranza.

BARI: GIANCASPRO HA I SOLDI, COLANTUONO O STELLONE IN PANCHINA – Detto in parole povere: Giancaspro può mettere di tasca sua i 7,5 milioni di euro che servono per ricapitalizzare il Bari, prendersi interamente la maggioranza della società pugliese ed andare avanti da solo, senza Paparesta. Il numero uno del Bari, dal canto suo, attende ancora i soldi di Ahmad Noordin Datò, di cui non si hanno più notizie: l’imprenditore malese potrebbe fare retromarcia, ma in ogni caso si dice che lo stesso Paparesta sia alla ricerca di nuovi soci. Ogni scenario, a meno di una settimana da 21 giugno, è insomma probabile ed anche il futuro tecnico della società, per quanto assicurato, non è definito: per il dopo-Andrea Camplone, per esempio, in panchina si fanno ancora i nomi di Stefano Colantuono (che però dovrebbe essere attratto da un progetto ambizioso) e Roberto Stellone (per cui si vociferava di un accordo già fatto), come riporta oggi La Gazzetta del Mezzogiorno

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