2016

Bari: così Paparesta blocca Giancaspro

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Giallo sulle azioni in pegno alla Banca Popolare e clausola di Infront

Da qualche ora a questa parte il Bari è amministrato unicamente dall’ex socio di minoranza Cosmo Giancaspro, che adesso avrà l’ingrato compito di ricapitalizzare il club e portarlo avanti. Ieri, nel corso dell’assemblea dei soci straordinaria, che poi ha portato alle dimissioni dell’intero consiglio, c’è stato un duro faccia a faccia tra l’imprenditore molfettese e l’ex presidente Gianluca Paparesta, arrivato in sede con un’ora di ritardo. Alle ore 22 l’assemblea non era ancora cominciata e Paparesta avrebbe chiesto, nelle notte, un confronto riservato, faccia a faccia, con Giancaspro. Non è ben chiaro quello che i due si sono detti, ma è chiaro che la guerra non è finita: Paparesta ha ancora voce in capitolo sul Bari, mentre da oggi Giancaspro dovrà provvedere al pagamento degli stipendi arretrati in tempo per la scadenza di domani. Di fatto, al momento, ci sono ancora un paio di questioni irrisolte che potrebbero non rendere per niente facile la vita al nuovo amministratore unico.

BARI: AZIONI IN PEGNO, LA CLAUSOLA DI INFRONT – Su tutte, quella relativa alle azioni di maggioranza di Paparesta (il 95% circa), che adesso dovranno passare di mano a Giancaspro: come si evince dai documenti del Bari, le azioni in questione non sarebbero in verità di proprietà di Paparesta, ma della Banca Popolare di Bari, a cui l’ex presidente qualche tempo fa le ha date in pegno. Il tutto sommato ovviamente al bilancio del club, attualmente in perdita per circa 5 milioni di euro. Giancaspro dovrà provvedere adesso a riscattare le azioni soggette a pegno, per evitare un facile pignoramento, ricapitalizzando il Bari e risolvendo il passivo pesante. Non potrà farlo sicuramente grazie a Infront, società che fino a si occupava delle sponsorizzazioni dei pugliesi (anche se in verità ne deteneva alcune quote, caso su cui indagano ancora le autorità): nel contratto firmato con la società di marketing, infatti, sarebbe prevista una clausola vincolata al nome del presidente. Qualora Paparesta dovesse essere fatto fuori, il Bari dovrebbe restituire parte dei soldi prestati da Infront finora. 

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