Dopo 108 anni di storia una donna nel cda della società pugliese

Sorpresa: alla fine Ahmad Noordin Datò dovrebbe essere, dopodomani, ad assitere alla partita tra Bari e Cagliari che potrebbe valere un buon pezzo della stagione dei Galletti. L’imprenditore malese, che ha firmato un contratto preliminanare per l’acquisizione del 50% delle quote della società pugliesi, cioè della maggioranza, era tornato a casa qualche giorno fa, senza aver ancora versato i 2,5 milioni di euro (o almeno una parte) necessari per la caparra d’acquisto del Bari. Qualcosa però nelle ultime ore è cambiato. Cosa? Probabilmente lo scopriremo soltanto entro la fine della settimana, quando Noordin parlerà. Nel mentre però ha parlato il presidente barese Gianluca Paparesta, che ha detto: «So che Datò ci tiene particolarmente ad esserci per Bari – Cagliari, mi ha assicurato che farà il massimo per essere al San Nicola – le parole del numero uno dei pugliesi, almeno per adesso – . Questi ragazzi stanno facendo il massimo e meritano il giusto tributo da parte dei tifosi, lasciando da parte qualche critica di troppo». 

UNA DONNA NEL CDA: LA INNARELLI – Va bene, ma qual è la situazione del Bari al momento? Noordin ha parlato con imprenditori e soprattutto autorità malesi: il loro sostegno, anche economico, era necessario per la firma del contratto d’acquisto definitivo della società, che dovrebbe avvenire entro e non oltre la fine di questo mese. Qualcosa evidentemente si è sbloccato, tant’è che si parlerà anche della costruzione di una academy barese e di un nuovo centro sportivo, ma saranno argomenti affrontati successivamente quando Paparesta andrà in Malesia. La novità principale potrebbe essere però, scrive il Corriere dello Sport oggi, che dopo centootto anni di storia il Bari potrebbe avere per la prima volta nel proprio consiglio di amministrazione una donna: l’avvocato Grazia Iannarelli, ovvero il braccio destro di Datò in Italia (colei che sta formalizzando l’acquisto del club). Sarebbe a suo modo un fatto storico.