2016

Noordin latita? Bari ha pronto il piano B

Pubblicato

su

Oggi il cda del club, che è sempre più in rosso: servono soldi freschi

A pochi giorni dalla scadenza del 16 maggio 2016, i soldi di Ahmad Noordin Datò a Bari ancora non si vedono ed è pronto un piano di emergenza. L’imprenditore malese, che doveva versare nel giro di pochi giorni la caparra da almeno 2,5 milioni di euro per l’acquisto del 50% delle quote della società pugliese, sembrerebbe essere sparito: dal suo arrivo a Bari ad oggi è passato quasi un mese e dal suo entourage fanno sapere che è questione di formalità burocratiche prima che arrivino, nei prossimi giorni, i soldi. Non solo: secondo qualcuno Noordin potrebbe versare non solo la caparra per l’acquisto dei Galletti, ma anche l’intera cifra che dovrebbe servire per l’acquisto di tutte le quote. Sarà, ma qualora ciò non dovesse accadere (ed il tempo stringe) è pronto l’intervento di Cosmo Giancaspro, il socio di minoranza di Gianluca Paparesta, che al momento detiene il 5% delle quote della società, ma che è pronto ad allargare il proprio dominio. 

BARI, OGGI IL CDA: SERVONO SOLDI – A Bari servono soldi, inutile specificarlo ancora: oggi ci sarà il consiglio di amministrazione ordinario della società che ratificherà l’ultimo bilancio semestrale, ancora in perdita di circa un milione di euro. Debito che va ad aggiungersi a quello pregresso di circa 3,5 milioni di euro: in pratica al momento il Bari avrebbe un debito complessivo da oltre 4 milioni che è perfino maggiore dell’intero valore della società allo stato attuale. Niente di grave, se quel debito verrà coperto: servirà, come da prassi, un altro consiglio di amministratore, stavolta straordinario, affinché qualcuno intervenga per coprirlo. Potrebbe essere proprio Giancaspro, il principale oppositore all’arrivo di Noordin in società: Giancaspro ha già anticipato 3 milioni di prestito, potrebbe lasciarli tutti in cassa in cambio di ulteriori quote, riporta oggi La Repubblica – Bari, e metterne ancora altri. Tutto questo se entro il 16 maggio, ovviamente, non dovesse essere proprio Noordin, come da patti, a tirare fuori i soldi. 

Exit mobile version