2016

Giancaspro vs. Paparesta: guerra Bari

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La battaglia tra i due soci si trasferisce in tribunale: le prossime mosse

Dopo settimane di botta e risposta a distanza, alla fine il vaso è traboccato ed il Bari è finito in guerra. Il socio di minoranza di Gianluca Paparesta, Cosmo Giancaspro, che detiene il 5% delle quote di minoranza del club, ha annunciato l’addio al consiglio di amministrazione della società ed ha annunciato, con un durissimo comunicato, azioni legali a tutela dei propri interessi e del club. I suoi interessi, nello specifico, sono tutti in quei 2,5 milioni di euro che l’imprenditore molfettese ha prestato a Paparesta mesi fa e che non si sono mai tramutati in azioni (così come forse Giancaspro stesso avrebbe voluto). Non è finita qui però: esattamente un mese fa, il 18 aprile, il consiglio di amministrazione barese certificava un bilancio in rosso per oltre 4 milioni di euro. Urgeva una ricapitalizzazione, ovvero un nuovo consiglio di amministrazione straordinario entro un mese (quindi entro ieri): la mancata convocazione del cda, di fatto, ha spianato la strada ad azioni legali, abbastanza scontate, da parte di Giancaspro.

BARI: GIANCASPRO VS. PAPARESTA FINISCE IN TRIBUNALE – Cosa succede in verità? Tutto quanto previsto: Giancaspro avrebbe voluto avere maggiore peso politico in società ma Paparesta, suggestionato dall’offerta dal malese Ahamd Noordin Datò, prossimo a comprare la maggioranza (il 50%) del club, ha preferito attendere: lo stesso numero uno del Bari promette che, entro fine mese, Noordin prenderà possesso della società, chiudendo di fatto la strada a Giancaspro, mai d’accordo con l’ingresso nel club dell’imprenditore malese. Da qui gli screzi, fino all’atto formale di ieri che si trasformerà in una denuncia: si passa adesso alle carte bollate e agli avvocati, le prossime mosse sono evidenti. Non sono esclusi colpi di scena, riporta oggi La Repubblica – Bari, specie qualora dovesse saltare l’arrivo di Noordin: di sicuro, alla vigilia dei play-off, per i pugliesi una lotta intestina del genere non ci voleva, ma i tifosi hanno visto pure di peggio. 

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