2016

Bari: Faggiano prende quota

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Torna il galletto, addio a Nike? I tifosi accolgono bene Giancaspro

Pochi giorni, forse poche ore, per scegliere il prossimo direttore sportivo del Bari, visto che il tempo stringe. Il neo-presidente Cosmo Giancaspro incontrerà oggi l’attuale d. s. Razvan Zamfir, ex braccio destro di Gianluca Paparesta, con cui però sono pochi i margini di intesa (anche se Zamfir ha un contratto fino al 2018). Giancaspro avrebbe chiesto un d. s. con ampia conoscenza della Serie B e si fanno diversi nomi: non arriverà Guido Angelozzi, ancora legato da un anno di contratto al Sassuolo, prende corpo l’ipotesi che porta a Daniele Faggiano, d. s. del Trapani che l’anno scorso ha sfiorato la Serie A ed ex capo degli osservatori del Bari fino al 2010. L’alternativa è Piero Doronzo, ex segretario generale del club ed attualmente d. s. della Fidelis Andria, con cui però vorrebbe mantenere l’impegno. Occhio ai nomi dei big: Pierpaolo Marino (ex Atalanta) e Sean Sogliano, che dovrebbe liberarsi dal Genoa prossimamente. 

BARI: NIKE IN BILICO, I TIFOSI ACCOLGONO GIANCASPRO – Giancaspro, come annunciato ieri, interverrà anche sulla fornitura delle prossime divise: tornerà lo storico galletto come logo del Bari. Fortunatamente le divise Nike per la prossima stagione sono ancora prive di marchio, dunque c’è tempo per un cambio radicale, ma il nuovo numero uno sta studiando lo svincolo dall’azienda americana (che opera a Bari tramite una sua concessionaria) per passare ad una nuova fornitura: il tempo è poco. Di certo la conferenza stampa di presentazione di ieri e sì, anche la mossa del galletto, hanno entusiasmato una tifoseria fino a poche ore fa un po’ tiepida nei confronti di Giancaspro, forse un po’ più concreto rispetto al suo predecessore e che ha cercato il feeling con la piazza, che ha voluto incontrare subito. «Era per me doveroso incontrarvi subito», ha detto Giancaspro ai tifosi, come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, e molti di questi hanno apprezzato. Adesso subito la scelta del d. s. e poi quella dell’allenatore. 

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