2016

Bari: chi sono gli alleati di Giancaspro

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Possibile il ritorno di Angelozzi (lui non smentisce), tifosi scettici

Diventato da poche ore amministratore unico del Bari, Cosmo Giancaspro potrebbe avere già un alleato: in molti, in Puglia, credono che l’imprenditroe molfettese, specializzato in energie rinnovabili, non possa avere da solo la forza per ricapitalizzare il Bari per 7,5 milioni, pagare gli stipendi, i debiti e l’iscrizione al campionato (senza contare poi il mercato). Per questo motivo si fanno già un paio di nomi di possibili alleati: uno è sempre quello del cinese, tornato da pochi giorni a Bari, Herman Zheng, che già in passato aveva apertamente manifestato la propria intenzione di prendere la società. Un altro invece è quello dell’imprenditore barese Nicola Amenduni. In ogni caso, Giancaspro, avrebbe già le idee chiare: molto cambierà rispetto alla gestione di Gianluca Paparesta, a partire dal progetto tecnico, che potrebbe essere forse in parte ridimensionato. Si capirà meglio a partire già da domani: di certo è in bilico il ruolo di Razvan Zamfir, fedele direttore sportivo dell’era Paparesta.

BARI: ANGELOZZI DI RITORNO? TIFOSI SCETTICI – L’altro giorno ad esempio, ben prima di diventare amministratore del Bari, Giancaspro ha incontrato l’ex direttore sportivo Guido Angelozzi, che potrebbe tornare in Puglia col medesimo ruolo. Angelozzi, intervistato oggi, ha confermato di avere avuto molti contatti con Giancaspro, ma di avere ancora un anno di contratto con il Sassuolo: non una vera e propria smentita in ogni caso, perché il dirigente sportivo catanese si è detto molto legato alla società barese e pronto a dare una mano. Resta sullo sfondo la posizione del grande sconfitto Paparesta: arrivato ai vertici del club un paio di anni fa in maniera non trasparentissima (le autorità ancora indagano), l’ex arbitro era riuscito comunque a conquistare il sostengo del tifo (record di abbonamenti sotto la sua gestione), che adesso protesta su internet tra scetticismo e sfottò nei confronti di Giancaspro, ma pure di Ahmad Noordin Datò, l’imprenditore malese che doveva prendersi il Bari e che invece è sparito. Il più grande errore di Paparesta è stato forse quello di fidarsi di uno così. 

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