Ci sono però dei precedenti: il meno fortunato quello di Pires ed Henry

Sarà ricordato ancora per un po’ di tempo come il rigore delle polemiche quello calciato, anzi per meglio dire non calciato da Leo Messi nel corso della partita vinta 6 a 1 contro il povero Celta Vigo ieri. L’argentino, rinunciando al gol numero trecento in Liga, quando il Barcellona vinceva già per 4 a 1 contro l’avversario, ormai frastornato, ha infatti deciso di fintare il tiro compiendo un assist per Luis Suarez, che con grande freddezza ha insaccato. Per molti un gesto di scherno da parte dei più forti, ma nulla di contrario al regolamento, che prevede un assist dal dischetto purchè si tratti di un solo tocco secco. Uno schema studiato dalla coppia Messi – Suarez (adesso l’uruguaiano è di nuovo capo-cannoniere di Liga con ventitre gol finora, superando Cristiano Ronaldo, fermo a ventuno) non nuovo, che vanta già qualche precedente nel passato. Uno di questi (il più celebre forse) targato Ajax: nel 1982 Johan Cruijff decise di appoggiare per Jesper Olsen nel corso della partita contro l’Helmond Sport. Qualche anno prima, nel 1957, durante Belgio – Islanda, Henrik Coppens dal dischetto passò la palla a un compagno che, a sua volta, gliela restituì per la vittoria finale dei padroni di casa. 

PIRES – HENRY, CHE FIGURACCIA DAL DISCHETTO! – Un altro precedente impresso nella memoria di molti risale al 2005, durante Arsenal – Manchester City: Robert Pires però, in quell’occasione, non ebbe molta fortuna. Il francese provò a piazzare la palla per il connazionale Thierry Henry secondo uno schema ben definito, ma ciccò clamorosamente il pallone e l’arbitro gli fischiò, come da regolamento, punizione contro. Alla fine i londinesi vinsero grazie proprio ad un rigore di Pires tirato però in maniera tradizionale ed insaccato. Ieri il Barcellona ha fatto di meglio in tutti i sensi (e dire che Messi veniva pure da una settimana complicata), riportandosi in vetta al campionato spagnolo con tre punti di vantaggio sull’Atletico Madrid ed una partita in meno ancora da giocare.