2020

Barcellona Real Madrid, il Clasico della discordia. Zidane Koeman, chi perde rischia

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Zidane e Koeman si giocano tutto nell’appuntamento più atteso di inizio stagione. Ma è una supersfida ben diversa dalle ultime

Il Clasico è già iniziato. La vigilia è stata catalizzata dalle parole dei tecnici, con un Real in crisi di risultati e identità e un Barcellona che sta ancora provando a dimenticare l’estate più turbolenta di Messi e Bartomeu. Zidane, reduce da due sconfitte consecutive e nell’insolita veste di sfavorito, guarda in faccia il Barcellona, schietto e diretto come solo chi ha vinto tutto da calciatore prima e allenatore poi può permettersi di essere. «So di essere in bilico ma non sono preoccupato: non è la prima volta, un anno fa era la stessa cosa, poi vincemmo la Liga. Sento all’appoggio del club e i giocatori sono con me: li difenderò fino alla morte». Ma i Blancos devono soprattutto ritrovare l’identità e l’equilibrio perduti, anche grazie ai casi Hazard (ancora out), Jovic (rischia 6 mesi di carcere) e l’infortunio del rientrante Ramos, che nelle ultime partite si è dimostrato semplicemente insostituibile. 

Ieri Don Balon ha acceso la miccia con il retroscena di un litigio Florentino Perez – Varane nell’intervallo della sfida di Champions contro lo Shakhtar. Una polveriera che potrebbe esplodere all’ennesimo passo falso. Il Barcellona arriva al grande appuntamento ancora scosso dalle grane estive e relativi strascichi, ma con meno pressione e la grande occasione di affossare i rivali di una vita. «Non mi aspetto un Real vulnerabile, tutt’altro – spiega Koeman al suo primo Clasico in panchina -. Non ci lasceranno gli spazi che hanno lasciato nelle ultime uscite. Ci aspettiamo un Real Madrid compatto, Ramos è uno dei migliori». Zidane contro Koeman, chi perde rischia grosso.

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