2012

Barcellona, Guardiola: “Per vincere, battiamo i migliori”

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Il tecnico del Barcellona Pep Guardiola è intervenuto poco fa in conferenza stampa: argomento principale delle sue dichiarazioni ovviamente il sorteggio dei quarti di Champions League contro il Milan.

“Il Milan ha giocatori fantastici, dovremo fare una buona partita all’andata e avremo bisogno del sostegno dei nostri tifosi. Se vogliamo vincere la Champions, allora dovremo battere i migliori”, ha dichiarato l’allenatore catalano.

Guardiola ha poi proseguito: Abidal? Tutto ciò che mi interessa è che torni a fare una vita normale, è una gran persona. La finale di Champions contro il Real Madrid? Manca molto ancora”.

In merito alle insinuazioni da parte di ‘Telemadrid’, la quale sosteneva che Guardiola avrebbe chiesto al club la cessione di Gerard Piquè: “Non esiste un allenatore che possa decidere quando se ne deve andare Piquè. I giocatori sono l’elemento più importante di una squadra”.

In risposta alle critiche da parte del C.t. del Cile, Borghi, il quale ha accusato Guardiola di non sapersi relazionare con i giocatori (in particolare Sanchez, ndr) e che il cileno non si è infortunato giocando con la ‘Roja’, ma perchè era stato fatto scendere in campo dopo delle infiltrazioni con gli azulgrana: “Borghi non sa che rapporto ho io con Alexis, lo invito a venirmi a conoscere. Si è lesionato giocando con loro, non con noi”.

Sulla vittoria dell’Athletic Bilbao contro il Manchester United in Europa League ed il lavoro di Marcelo Bielsa, dato da molti come suo possibile erede: “Bielsa è ora il miglior allenatore sul pianeta. à? una meraviglia veder giocare le sue squadre. Complimenti all’Athletic per la qualificazione e per aver eliminato lo United, la gente può finalmente apprezzare il calcio di BIelsa. à? un regalo averlo nella Liga spagnola”.

Infine, in risposta alle parole di Messi, che considera Guardiola l’elemento fondamentale del Barà§a: “Ovviamente Messi dice che io sono molto importante per lui e per la squadra, ma non dimentichiamoci che la gente viene a vedere lui, non me”.

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