2014

Banfield, Almeyda: «Mi piacerebbe allenare in Italia. Lazio…»

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Il tecnico argentino, ex mediano biancoceleste, ha parlato della sua nuova carriera.

BANFIELD ALMEYDA – Dopo averlo visto in campo con la maglia della Lazio, potremmo ritrovarcelo nel campionato italiano come allenatore: parliamo di Matias Almeyda, ex centrocampista biancoceleste, che ora allena il Banfield, club della seconda categoria argentina: «E’ simile al campionato italiano, dove si studiano sistemi di gioco differenti. Sono stato allenato da grandi allenatori, da cui ho appreso tante cose positive, ma oggi sto provando a cercare il mio stile, il mio modo di allenatore. Molti tecnici mi hanno insegnato tante cose, come Sacchi, Passarella, Sabella. Chi ha fatto la differenza è stato Marcelo Bielsa. Mi dispiace non essere stato allenato da Guardiola, mi piace il suo gioco. Non mi importa dove mi porterà il mio lavoro, mi piacerebbe allenare in Europa», ha dichiarato Almeyda ai microfoni del quotidiano iberico “Marca”.

FUTURO – L’argentino ha poi aggiunto: «Intanto mi piacerebbe andarci per studiare i miei colleghi, molti dei quali o sono stati compagni o avversari quando giocavo. Io amo questo lavoro, non sono uno che sceglie il club per la nazionalità o una questione economica. Mi piace avere un progetto su cui lavorare, serio, per mettermi alla prova. In Italia ho raggiunto l’apice della mia carriera di giocatore, mi piacerebbe allenarci, così come in Spagna».

RETROSCENA – Infine, Almeyda ha rivelato qualche particolare riguardo alla sua carriera di calciatore: «Prima di giocare firmare per il Siviglia sono stato cercato dal Real Madrid, ma avevo dato la parola al Siviglia. Aneddotto sulla Lazio? Quando affrontai il Barcellona c’erano molte aspettative, ma non mi sentivo bene fisicamente. Dopo il calcio a Ronaldo pensai che si era chiusa la possibilità di andare in Italia, ma la dirigenza della Lazio mi aveva seguito da tempo e mi ha acquistato comunque. Fortunato per non aver dovuto affrontare giocatori come Messi? Nella mia carriera però ho dovuto affrontare Ronaldo, Figo, Zidane, Del Piero, Vieri, Weah, Leonardo, ad esempio».

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