2013
Bando ai disfattisti: tre anni di grande Italia, in Brasile da protagonisti
Italia imbattuta nel girone di qualificazione, prosegue l’eccellente lavoro della gestione Prandelli
MONDIALE BRASILE 2014 QUALIFICAZIONI ITALIA – E’ storia nota oramai, la nazionale italiana necessita di motivazioni massime per rendere al meglio delle sue (elevate) possibilità: quando la partita non conta, o meglio conta relativamente, è raro che la prestazione risulti aderente al valore dell’organico. Copione ripetuto con forza nella trasferta danese, penultimo impegno del girone di qualificazione a Brasile 2014.
BISCOTTO 2004 VENDICATO: DANESI CASTIGATI PROPRIO DA UN 2-2 – Di positivo c’è un risultato che, seppur francamente non meritato, consente all’Italia di Prandelli di restare imbattuta nel gruppo B delle qualificazioni al prossimo Mondiale di calcio: e non è una statistica di poco conto, anzi tutt’altro proprio perché foriera di convinzione nei propri mezzi e fiducia in vista della competizione giocoforza di più elevato spessore nel panorama calcistico. Sono numeri che collocano l’Italia tra le protagoniste: qualificazione ottenuta con ben due turni d’anticipo, mai una sconfitta ed un trend in assoluta continuità con l’ottima finale conseguita al recente Europeo 2012 in Polonia ed Ucraina. E, proprio in tema campionato europeo, non può non balzare alla mente quello scherzetto che appunto Danimarca e Svezia ci riservarono ad Euro 2004: un 2-2 di comodo per buttarci fuori dalla competizione, stesso risultato con il quale una fortunata Italia costringe con ogni probabilità i danesi a guardare il prossimo Mondiale dalla tv.
LA PRESTAZIONE: SOTTOTONO L’EQUILIBRIO COMPLESSIVO – Italia non sperimentale ma con alcune pedine che ad oggi dovrebbero svolgere il ruolo di alternative in vista del Mondiale brasiliano: è bene sottolinearlo con l’unico intento di ricordare come non si trattasse di un’Italia a pieno potenziale. Quadro completato dalle già dibattute motivazioni: azzurri con il biglietto per il Brasile già in tasca, ultima chance invece per i danesi. Detto ciò, essenzialmente nella ripresa, la prestazione non ha nascosto lacune: la linea difensiva in particolare ha ballato sotto i colpi del tutt’altro che irresistibile Bendtner, troppa libertà sui cross e due svarioni di Balzaretti in marcatura in diagonale che hanno consentito all’ex oggetto misterioso bianconero di siglare un’inattesa doppietta. Aggiungendo poi i due legni colpiti da Eriksen e Bjelland non va nascosta una certa mancanza di reattività in alcune situazioni di gioco.
GLI ASPETTI POSITIVI – Circostanza sulla quale Prandelli lavorerà con la consueta qualità ed abnegazione: la certezza è quella che l’Italia sarà assolutamente pronta per recitare il ruolo da protagonista che le spetta a Brasile 2014. Oltre alle situazioni positive già espresse nel loro complesso, non mancano buone indicazioni anche dalla serata di Copenhagen: impensabile un Mondiale senza Balotelli – e ci mancherebbe altro non fosse così – ma Osvaldo si riprende una fetta d’Italia con un gol da fenomeno ed una prestazione di lotta e dedizione alla causa. Con i vari Rossi, Insigne, Cerci, El Shaarawy, Diamanti nel motore – e con le vicende Totti e Di Natale tutte ancora da decifare – l’Italia sembra poter contare su un attacco atomico che ha ben poco da invidiare alle sue concorrenti. Attacco punto forte, ok, non se la passa peggio un centrocampo di qualità e muscoli: qualche limite in difesa? I rientri di Maggio e De Sciglio possono normalizzare la questione sugli esterni ed i centrali bianconeri hanno dimostrato totale affidabilità nei due anni della gestione Conte. Non mancano dunque elementi di assoluta fiducia: l’Italia c’è, Prandelli lo sa e prepara la tavola per un pranzo tutto da gustare.