2017

Balotelli, altro che Bad Boy! Ecco cosa regalò al fisioterapista

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La fama da ragazzaccio perseguita da anni Mario Balotelli. Il racconto dell’ex fisioterapista del Manchester City, Paul Webster, zittirà molti suoi detrattori.

Mario Balotelli uno stinco di santo non lo è mai stato. Per le sue bravate è stato addirittura coniato il termine “Balotellate”, un modo per dire: ecco, ne ha combinata un’altra. Ora che di Super Mario si sente parlare un po’ meno, sia in campo che fuori, è forse il momento migliore per dare spazio a chi da Balotelli ha ricevuto un regalo indimenticabile, la prova tangibile che dietro l’armatura da “Bad Boy” si nascondono un animo sensibile e un cuore d’oro. L’aneddoto è stato raccontato da Paul Webster, per 12 anni fisioterapista del Manchester City, dove Balo scrisse una delle pagine più importanti della sua carriera risultando decisivo per la vittoria di una storica Premier League.

L’anno in questione è il 2010: l’allora allenatore dei “citizens”, Roberto Mancini, chiese a Webster di recarsi in Italia per seguire da vicino il recupero dall’intervento al ginocchio a cui si era sottoposto Balotelli. Il fisioterapista rispose presente e raggiunse Mario. Questo il racconto di ciò che avvenne al Manchester Evening NewsPer seguire il recupero di Mario avevo prenotato in un hotel sulla strada per casa sua e tornare da quelle parti mi ha riportato alla mente la mia luna di miele del 2004, quando fui costretto a tornare a casa prima per un incidente alla schiena, così l’ho raccontato a Balotelli. Lui non ha detto nulla, ma dopo dieci minuti che era andato via si è presentato alla mia porta un autista dicendomi ‘Andiamo, ti porto sul Lago di Garda’. E non solo mi ha portato sul lago, ma si è pure fermato nello stesso hotel in cui io e mia moglie avevamo soggiornato e dove mi aspettava un pasto delizioso. Aveva organizzato tutto Mario, che ha davvero un cuore d’oro. Sono rimasto con lui in Italia una settimana e mi ha fatto sentire realmente il benvenuto».

Webster, che ora non fa più parte della famiglia del Manchester City, ci tiene a sottolineare il contributo offerto da Balotelli nella stagione del successo in Premier:«Mancini sapeva bene cosa fosse in grado di fare Balotelli in campo e se ripensate a quella stagione, vi renderete conto che molti dei momenti topici sono legati proprio a Mario. Vero, a volte poteva essere un po’ irritante e giocava con la sua cattiva reputazione, ma nel profondo del suo cuore è un ragazzo delizioso e gli volevo bene».

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