Balotelli: «Fassone mi ha impedito di salutare il Milan. Ventura? Cercava una scusa per non convocarmi» - Calcio News 24
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2017

Balotelli: «Fassone mi ha impedito di salutare il Milan. Ventura? Cercava una scusa per non convocarmi»

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Mario Balotelli parla del suo amore per il Milan, del suo rapporto con Ventura e del futuro in Nazionale

Un Mario Balotelli a tutto campo, nell’intervista rilasciata a Sky Sport, affronta i tempi più spinosi: dal Milan alla Nazionale, dal passato al futuro, che passa da un presente al Nizza fatto di 16 gol in 21 partite stagionali. SuperMario è davvero tornato? «È dai tempi di Liverpool che sono…non dico cambiato, ma sono cresciuto, sono più grande. Mi concentro di più sul lavoro e lo prendo come un lavoro, non come un divertimento. Ogni giorno provo a migliorarmi, i risultati stanno arrivando».

Inutile negare, però, che la ferita aperta sia la mancata convocazione con la maglia dell’Italia. Chissà se Balotelli avrebbe potuto portarci ai Mondiali: «Non c’è bisogno di dare a Ventura aggettivi negativi. Come se in finale di Champions la mia squadra è sotto 1-0 e io sbaglio il gol del pareggio al 91′, poi sbaglio un’altra occasione al 92′. Quando torno a casa già so di non aver fatto il mio lavoro, non ho bisogno dei giornali che mi ricordino che faccio schifo. Io l’ho incontrato una volta, è venuto a parlarmi a Nizza. Mi disse che mi teneva in considerazione, che il gruppo era fatto, che non gli interessava tanto come giocavo ma voleva che io fossi un leader della mia squadra. Non voleva avere garanzie sul gioco, voleva che io fossi qualcuno a cui gli altri potevano ispirarsi, un esempio positivo. Io dissi che erano cose che già facevo e allora mi chiese come mai i miei comportamenti nel passato. La mia risposta fu che il passato era il passato e che poteva parlare con il mister del Nizza per avere notizie. Era inutile che stessi io lì a dire quanto sono bravo, quanto sono leader. Se poi ci sono motivi tattici o tecnici per non chiamarmi io lo rispetto, ma se poi il motivo è che non sono leader e io invece credo di non fare diversamente in campo…allora non so cosa dire. Ho sempre aspettato, alla fine non mi ha chiamato. Era come se cercasse sempre una scusa per non chiamarmi. Sinceramente se mi chiedessero come mai non sono stato convocato io non saprei dare una risposta».

In ogni caso il sogno azzurro per Balotelli non è svanito: «Ci tengo in maniera incredibile alla Nazionale. È sempre stato un sogno di mio papà vedermi con la maglietta azzurra. Spero chiunque ci sia mi chiami. Poi io rispetto sempre le opinioni di tutti, come quelle di Ventura che non mi ha chiamato». Un altro amore di Balotelli resta il Milan, eppure oggi Mario non tornerebbe in rossonero: «Io amo il Milan, ma devo anche essere sincero. Il Milan è in una situazione complicata, non vorrei mai andare al Milan pensando di essere il salvatore e invece trovarmi ad avere colpe non mie. Già mi è successo che dicessero che ero io la causa di tutto. Volevo andare a salutare, avevo sentito Abate ma alla fine i dirigenti hanno preferito di no. Penso sia Fassone che non vuole, la squadra è in ritiro punitivo e probabilmente non sono ben accette persone dall’esterno. Mi dispiace non essere andato, mi avrebbe fatto piacere».

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