2020

Balotelli Brescia, è rottura: il club pensa alla rescissione consensuale del contratto

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Mario Balotelli e il Brescia sono sempre più lontani: il club pensa alla rescissione consensuale del contratto

Mario Balotelli e il Brescia sono sempre più lontani. Ieri l’attaccante delle Rondinelle non si è presentato all’allenamento, suscitando ovviamente l’irritazione del club. La Gazzetta dello Sport ricostruisce la vicenda con le due versioni: una del Brescia e l’altra del giocatore.

Secondo il club lombardo Balotelli era atteso alle 9 al campo per la seduta individuale. Come nei giorni scorsi, un’ora circa di corsa ed esercizi. L’ex Nizza solitamente arrivava al campo 10’-15’ prima della sessione, ieri invece non si è presentato e – sempre secondo la società – non avrebbe comunicato la sua assenza. Nel corso della giornata l’assenza di Balotelli ha fatto irrigidire il club, la cui posizione da un “no comment” iniziale si è evoluta in un senso di fastidio per la mancanza di professionalità del numero 45. In programma, oltre al lavoro sul campo, ci sarebbero stati anche il secondo giro di test sierologici e i tamponi. Sempre secondo il club, Mario avrebbe partecipato poco alle sedute online degli allenamenti tanto da spingere il Brescia a pensare di risolvere consensualmente il contratto in essere (scadenza 30 giugno 2020 a meno di salvezza, in tal caso altri due anni). Infine secondo le Rondinelle, Balotelli si sarebbe presentato al centro sportivo in una condizione fisica non accettabile. L’assenza di ieri potrebbe portare la società anche ad adire le vie legali per risolvere l’accordo.

Completamente differente la versione di Balotelli. Come spiega la Rosea Mario avrebbe avvisato la società tra le 8.15 e le 8.20 della sua indisposizione intestinale. Le chiamate a dirigenti e dottori, oltre ad avvertire, sarebbero servite per chiedere quale tipo di atteggiamento avere. Rassicurato sul fatto di restare a casa, Balotelli avrebbe anche ricevuto la visita di uno dei medici della società per verificare il malessere. Indisposizione che sarebbe stata così registrata e, si pensa, comunicata a chi di dovere. In più il giocatore respinge l’accusa di essere in sovrappeso e rigetta l’ipotesi che il club abbia pensato di rescindere il contratto.

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