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Quando Roberto Baggio fu VICINO all’Atalanta (prima di sposare il Brescia). Il RETROSCENA del 2000

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Quando Roberto Baggio sfiorò il trasferimento all’Atalanta per poi andare al Brescia: il “what if” di calciomercato del 2000

Roberto Baggio è l’icona per eccellenza del calcio italiano, dove molte squadre hanno beneficiato del suo talento: Fiorentina, Inter, Milan, Juve e anche le cosiddette provinciali di cui Bologna e soprattutto il Brescia vivendo gli anni migliori delle rondinelle. Il Divin Codino è stato trascinatore anche del famoso 3-3 con la corsa di Mazzone sotto i tifosi dell’Atalanta: quella stessa Atalanta che aveva provato a soffiarlo proprio al Brescia, rischiando di cambiare la storia.

Estate 2000, l’Atalanta di Vavassori è appena ritornata in Serie A grazie ai suoi giovani che hanno portato gioco e soprattutto grande orgoglio orobico essendo la gran parte provenienti dal settore giovanile. Per una neopromossa l’obiettivo è quello di rinforzare la rosa, ma soprattutto di portare un colpo in grado di entusiasmare la piazza.

Il presidente Ruggeri dichiarò esplicitamente la sua mossa: portare Roberto Baggio all’Atalanta. Il Divin Codino veniva da una brutta annata con l’Inter, e l’occasione si faceva assai allettante per portare uno dei migliori giocatori del calcio italiano alla corte nerazzurra (una mossa che il presidente riuscì a compiere 4 anni dopo quando si portò a Bergamo Demetrio Albertini).

Ivan andò subito da Vavassori a proporre il colpo, ma il tecnico, per quanto interessato, rimarcò quanto per la Dea Roby Baggio avesse più contro che pro: su tutti spogliatoio e ingaggio (al di sopra di quello che poteva permettersi la Dea). Dall’altra parte fu anche lo stesso Baggio a declinare ogni trattativa con i nerazzurri nonostante il tentativo di Ruggeri, per poi proseguire con la storia che tutti ormai conoscono.

Piccola pillola, quando l’Atalanta salì in testa alla classifica nel 2000/2001 domandarono a Roby Baggio una sua opinione considerando il trasferimento mancato, e lui si lasciò andare con una risposta ironica: “Allora ciò conferma che avrei rovinato tutto se mi fossi trasferito a Bergamo”.

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