2016

Bacca, retroscena di mercato: quando il Chievo fu vicino al colombiano

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Il Milan di fronte al Chievo e per Bacca è un incrocio del destino: il raccontro del retroscena di mercato, che nel 2010 vide il colombiano vicino alla Serie A

Il Chievo nel destino di Carlos Bacca, e non parliamo soltanto della prossima sfida di campionato. Il portale veronese «L’Arena» ha pubblicato un retroscena interessante riguardo i gialloblu e il bomber della Nazionale Colombiana. Gli scaligeri sono conosciuti per essere sempre un passo avanti nel lavoro d’osservazione: Drogba, Ibrahimovic, Cavani sono alcuni dei campioni di oggi, semplici prospetti in passato che gli occhi delle avevano scovato. E così è stato anche per Bacca.

GLI ALBORI – L’interesse del Chievo nasce ai tempi del Baranquilla, quando del ragazzo si notava già del talento, ancora però troppo poco per gli standards della Serie A. Il cartellino allora valeva 1,5 milioni di dollari, la trattativa poteva essere chiusa con la formula di prestito con diritto di riscatto. La resistenza del club sudamericano allungò il brodo e i rigidi, quasi sacri, parametri dei veneti ritenevano la cifra troppo alta. I dirigenti tornarono in Italia con un nulla di fatto, ma di Bacca non si persero le tracce perchè solo due anni dopo fu il Bruges a portarlo in Europa. Dopo una prima stagione non proprio esaltante, arrivò la consacrazione nel 2013 quando divenne capocannoniere del campionato con 25 gol in 35 presenze.

L’ESPLOSIONE – Il talento di Puerto Colombia catturò l’interesse di tante big del Vecchio Continente, furono i 7 milioni del Siviglia a strapparlo alla concorrenza. Fu la scelta giusta per il calciatore che alzò in cielo due Europa League e riuscì a diventare il punto fermo della porprio Nazionale. Il presente adesso si chiama Milan, l’Italia però era nel suo destino già da molto tempo prima, quando il suo valore era venti volte inferiore a quello attuale.

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