Milan tra bei ricordi e comode trasferte: sorrisi dal sorteggio di Europa League - Calcio News 24
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2017

Milan tra bei ricordi e comode trasferte: sorrisi dal sorteggio di Europa League

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milan pullman luglio 2011

Avversarie Milan Europa League 2017-18, diamo uno sguardo alle squadre estratte dal sorteggio di Montecarlo: Austria Vienna, Rijeka e Aek. Qualche bel ricordo, trasferte non troppo lontane e un’urna piuttosto benevola

Il Milan può sorridere dopo il sorteggio di Europa League. L’urna di Montecarlo ha regalato tre trasferte vicine e tre avversarie abbordabili per il 2017-18. Un tuffo tra i ricordi con una spruzzata di novità, così si potrebbe riassumere il Gruppo D per il Milan: Austria Vienna, Rijeka e Aek sono le avversarie, in rigoroso ordine di fascia. Una squadra come il Diavolo non dovrebbe avere problemi a concludere un girone del genere in prima posizione, ma l’Europa League è la coppa più insidiosa di tutte, ne sanno qualcosa i cugini dell‘Inter. Le trasferte, comunque, sono piuttosto vicine e agevoli, il che fa tirare un sospiro di sollievo a Vincenzo Montella. Ma andiamo a dare uno sguardo nel dettaglio alle avversarie del Milan.

Avversarie Milan Europa League: l’Austria Vienna e il bel Danubio blu

Prima estratta sulla ruota di Milano: l’Austria Vienna. A secco di successi dal 2013, è guidata da Thorsten Fink, ex enfant prodige della panchina ai tempi del Basilea. Delle squadre di seconda fascia di sicuro è una delle meno pericolose, ma il Milan deve fare attenzione e non sottovalutarla come è successo alla Roma l’anno scorso: all’Olimpico gli austriaci rimontarono due gol e portarono a casa un prezioso tre a tre. Nel complesso non è un team troppo tecnico, gioca molto sulla fisicità del proprio centrocampo e spesso a dettare il gioco è Holzhauser, capitano e mezzala mancina. Fink ha mostrato di puntare su un 4-3-3 che in fase difensiva tende a diventare un 4-5-1, con i due esterni offensivi (le due frecce Tajouri e Pires). La difesa è granitica, può contare su un innesto d’esperienza pura come il tedesco Heiko Westermann mentre dovrà sostituire Larsen, passato all’Udinese. Gioca nel piccolo Franz Horr Stadium, ed è un peccato perché molti rossoneri, parlando di Vienna, hanno pensato al Prater. Lì vinse la Coppa dei Campioni nel 1990 contro il Benfica, ma, attenzione, perché non è l’unico bel ricordo che viene fuori da questo sorteggio.

Avversarie Milan Europa League: Rijeka, un fiume di italiani

Si rimane nell’Impero Austro-Ungarico con la terza fascia. Anzi, stavolta si scomoda pure la storia d’Italia, di cui Fiume ha fatto parte fino al 1945. L’odierna Rijeka è infatti l’italiana Fiume, ne sanno qualcosa i dannunziani, sempre che ne sia rimasto qualcuno. Di nostrano a Rijeka, però, è rimasto solo il pallone: la squadra cittadina – per intero Hrvatski Nogometni Klub Rijeka – è controllata da Gabriele Volpi, già patron dello Spezia. Il Rijeka sta vivendo il suo miglior momento da quando è nato, arriva dal titolo nazionale (il primo) strappato all’egemonia della Dinamo Zagabria, e viene da un playoff sfortunato in Champions League contro l’Olympiacos dopo aver eliminato il Salisburgo. La nuova ondata di calcio croato è ben racchiusa nel Rijeka, il cui allenatore è lo sloveno Kek, un cultore della fase offensiva. Tendenzialmente si schiera con un 4-2-3-1 che sulle fasce cerca di dare il meglio di sé, potendo poi contare su un duo di vecchi volponi in avanti: Gavranovic e l’ex Austria Vienna Gorgon. Il collettivo è il suo punto di forza, e tra l’altro sono tantissimi i giocatori ad aver giocato in Italia, basti pensare a Vesovic, Zuparic o Martic. Potrebbe diventare una sorpresa interessante, darà del filo da torcere.

Avversarie Milan Europa League: l’Aek per ricordare Atene

Si chiama Athlītikī Enōsis Kōnstantinoupoleōs ma siamo tutti d’accordo che Aek sia un tantino più facile. Meno semplice è stata la storia recente dei gialloneri, che nel 2013 sono retrocessi e poi falliti. Dalla terza divisione sono tornati nell’Olimpo del calcio greco e non hanno faticato a tornare in Europa, il posto che compete storicamente agli Enosis. L’allenatore è lo spagnolo Manolo Jimenez, alla sua seconda esperienza giallonera dopo il triennio 2010-2013. In Champions è stato eliminato dal CSKA Mosca, ma non è una squadra da buttar via, anzi. Si candida a rivale dell’Olympiacos nella prima serie greca al posto di un Panathinaikos in disarmo, in più può contare su alcuni giocatori molto esperti come Christodoulopoulos (visto in Italia anche con Sampdoria e Verona) o Chygrynskiy – campione d’Europa col Barcellona di Guardiola – o l’ex cesenate Hugo Almeida o ancora Cosic, Livaja, Vranjes e Helder Lopes. Gioca a tre dietro, con una cerniera muscolare e attenta, una delle caratteristiche migliori dell’Aek, ma sa anche adattarsi a quattro, facendo della malleabilità tattica un altro fattore d’interesse. Due curiosità: qui gioca Didac Vilà, rossonero scudettato e dimenticato; all’Olimpico di Atene il Milan giocò due volte nel 2006-07, la prima fu una sconfitta indolore proprio con l’Aek e la seconda la ricordano bene Pippo Inzaghi e il Liverpool.

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