2014

Avv. Malvisi: «Fair Play Finanziario, ecco tutti i possibili scenari per Inter e Roma»

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Il noto giusvalorista analizza per Calcionews24.com la situazione relativa ai due club italiani

Il Fair Play finanziario, di cui il Presidente dell’Uefa Michel Platini è l’ideatore, è una regola che già sta rivoluzionando il calcio per costruire un futuro più pulito e senza situazioni al limite che hanno portato spesso sull’orlo del lastrico alcue società. Il fair play finanziario lanciato da Michel Platini chiede ai club del vecchio continente perdite limitate a 45 milioni di euro per gli esercizi 2012, 2013 e 2014, ulteriormente da ridurre in 30 milioni di euro negli esercizi 2015, 2016 e 2017 prima della fatidica annata del 2018 dove tutto dovrà essere a norma. Il concetto base del fair play economico è quello di creare un calcio dove i club possano spendere solamente quello che, in parte, guadagnano. Il massimo di deficit permesso sarà di cinque milioni di euro e l’obiettivo di Platini è di insegnare ai club a programmare le società rimanendo nei limiti dei propri introiti e adottando una strategia mirata e sostenibile nel tempo, puntando sulla gestione nel medio-lungo periodo e coinvolgendo anche i settori giovanili oltre che le infrastrutture sportive. Nel mese di novembre sono state richiamate due società italiane come Inter e Roma e la redazione di Calcionews24.com ha analizzato i possibili scenari con l’avvocato Paolo Malvisi, giusvalorista del foro di Parma e membro dell’Aias.

Avvocato, lei aveva già analizzato per un quotidiano online la situazione relativa al Fair Play finanziario, vero?
«Si, avevo già trattato il tema nello scorso mese di maggio. Era il tempo delle prime sanzioni per questa regola, l’idea rivoluzionaria di Michel Platini per un calcio sostenibile e non ‘drogato’ dai mecenati. Ogni squadra può spendere solo ciò che incassa, senza ricorrere ad aiuti illimitati dell’azionista. Per arrivarci sono previsti diversi step: nelle ultime due stagioni (2011/2012 e 2012/2013) è consentita una perdita massima aggregata di 45 milioni. Mettendo sotto la lette d’ingrandimento i bilanci societari, viene fuori che tra le principali società italiane ed europee Paris Saint Germain, Manchester City e Inter hanno sforato di parecchio il tetto del deficit tollerato; Chelsea Liverpool e Roma ci rientrano grazie alla clausola stipendi, cioè la possibilità di escludere dai costi i contratti coi giocatori precendenti al 1 giugno 2010. Semaforo verde per Arsenal, Barcellona, Bayern e Borussia Dortmund. Ma anche le italiane Napoli, Milan e Juventus e pure la Fiorentina che aveva approvato il bilancio al 31 dicembre 2013: ha chiuso con un utile pre-tasse di 1,5 milioni di euro, quindi nessun problema in tal senso.

Manchester City e Psg hanno già pagato una multa salata…
«Queste erano le due società tenute maggiormente sotto controllo dall’Uefa per la violazione delle norme che dovrebbero garantire la stabilità del sistema economico del calcio europeo. Hanno pagato una multa da sessanta milioni e hanno ricevuto un taglio dei eventuali ricavi e proventi dall’Uefa. Ma non solo, ai due club è stato imposto di presentare una rosa per la Champions ridotta a 21 giocatori.

L’Inter, delle due italiane, è quella che rischia di più perchè ha 35 milioni di disavanzo rispetto al limite consentito. Quali sono i rischi per il club meneghino?
«Le sanzioni possono essere di vario genere e natura. Si parte da quella economica, la multa, alla riduzione della lista da presentare all’Uefa. Bisogna tenere presente, che come ho potuto spiegare per la nota vicenda Parma, che la licenza Uefa la rilasciano annualmente ma sei sottoposto a dei controlli. Quindi non è detto che se te la rilasciano nella stagione 2013/2014 lo stesso possa accadere nella stagione successiva. Il manuale della Uefa prevede anche che ti venga revocata la licenza precendetemente rilasciata. Questi sono i casi limite, io non credo che si arrivi fino a questo punto. Secondo me Thohir è andato la settimana scorsa a Nyon con dei progetti finanziari di un certo tipo, con degli studi di fattibilità. L’Inter, nelle peggiori delle ipotesi, rischia sanzioni economiche.

La differenza con la Roma?
«Rischia una multa e potrebbe andare incontro la riduzione della lista Uefa.

Come già successo alle russe Zenit, Anzhi e Rubin Kazan…
«Esatto, da venticinque a ventuno effettivi.

L’Organo di controllo finanziario dei club ha chiesto un mese per studiare le informazioni aggiuntive: in cosa consistono?
«Il piano, il progetto di fattibilità, il progetto economico che Thohir ha presentato. E’ una sorta di istruttoria che la commissione svolge al fine di deliberare quale sarà la sanzione da comminare ai club.

L’esclusione della Uefa avviene solo la proprietà non riesce a pagare la multa infilitta dalla Uefa?
«Esatto, solo in quel caso. Quello però è un passagio ulteriore, siamo davanti a una estrema ratio clamorosa.

Quali sarebbero gli altri club italiani a rischio?
«Il Milan no perchè con questa nuova ristrutturazione societaria ha presentato diversi piani economico-finanziari. Io direi che rischia solo l’Inter in maniera netta, si porta dietro una situazione che è figlia del Triplete. Moratti, nell’anno successivo, per una questione legata alla riconoscenza a dei giocatori ultra-trentenni, aveva rinnovato i contratti che erano onerosissimi.

Capitolo sponsorizzazioni: al Manchester City e al Psg è stato comminato anche il taglio degli eventuali proventi.
«Per quanto riguarda la questione delle sponsorizzazioni , queste due società hanno raggiunto un accordo transativo con la Uefa. Non è che una società di calcio sbagli in forza delle sponsorizzazioni, queste due società erano sotto esame.

Il rischio, a livello tecnico, è un mercato a gennaio in tono minore di Inter e Roma?
«E’ una conseguenza, il caso dell’Inter è emblematico. Il club non può pensare di fare un mercato di grandi firme o cambiare l’allenatore se non con una soluzione interna, ovvero la promozione in prima squadra dell’allenatore della Primavera. Può acquistare solo se vende, l’Inter ha le mani legate.

Mazzarri sarà salvato quindi dal Fair Play finanziario?
«Si, o sarà salvato da questo o subentrerà l’allenatore della Primavera. Thohir non può prestare il fianco ad una serie di contestazioni della Uefa, anche perchè Mazzarri ha un ingaggio molto alto.

Anche il Liverpool rischia poco visto che l’ultima campagna acquisti è stata fatta grazie ai proventi della cessione di Suarez?
«Si perchè il club inglese è rimasto in quella cifra, rischia una sanzione economica di scarso rilievo.

In conclusione, lei è favorevole a questa norma?
«E’ l’acqua santa, deve essere benedetto. Platini ha trovato l’unica soluzione per ovviare a situazioni al limite come quella della Lazio o del Parma di Tanzi. Evita ai governi delle soluzioni legislative che per un imprenditore comune non succede, il decreto spalma debiti Marzano è stato fatto per la Lazio di Cragnotti.

 

 

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