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Auto sportive elettriche: le riflessioni sulle prestazioni attuali

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Il mercato automobilistico, in tutte le sue forme (dalle sportive alle compatte) sta prendendo una svolta sempre più green, puntando su auto elettriche o ibride in grado di ridurre o azzerare del tutto le emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Si tratta dunque di modelli perfettamente sostenibili, che nulla hanno da invidiare ai più tradizionali veicoli a combustione (diesel, benzina o gas).

Il funzionamento di un motore elettrico

In primo luogo, bisogna interrogarsi sul funzionamento dei motori elettrici, specificando che ne esistono di due tipi, in continua evoluzione. Un motore elettrico a tensione alternata, di solito, richiede meno manutenzione rispetto a un modello a tensione continua. In sé; il motore è costituito da un cilindro con dentro magneti che – generando un campo magnetico – mettono in movimento il rotore, l’elemento più importante dell’intera struttura.

Tramite un sistema di spazzole e collettore (elementi che possono essere facilmente usurati dal tempo e dalla continua attivazione, per ragioni meccaniche o elettriche), viene creato un campo magnetico inverso rispetto a quello generato dai magneti intorno al rotore: questo doppio campo magnetico genera la spinta e la rotazione che fa procedere il veicolo. Questo sistema caratterizza i motori elettrici più tradizionali; tuttavia, i modelli più classici, ormai, fanno a meno del sistema di spazzole e collettore, per evitare la loro usura e rendere dunque più agevole l’utilizzo del veicolo. 

La rimozione delle spazzole rende tuttavia necessaria l’implementazione di inverter (che generano tensione variabile partendo dalla tensione continua fornita dalle batterie) e microcontrollori, per definire meglio la velocità di rotazione e dunque la spinta da imprimere al veicolo.

Le prestazioni delle automobili elettriche

Ormai può dirsi superata da tempo la fase di scetticismo che si accompagnava all’idea di un veicolo elettrico capace di competere con i principali motori a combustione. Già Elon Musk, padre di Tesla, ha dimostrato che il paragone poteva essere decisamente impari, sì, ma a favore dell’elettrico. Se alla potenza si aggiunge il ridotto impatto ambientale, appare chiaro ed evidente come nazioni quali Cina e Germania si siano dedicate interamente allo sviluppo di nuove batterie, le cui celle avrebbero potuto immagazzinare e accumulare molta più energia.

Qui si rivela forse un limite che, in Italia, si fa ancora sentire: l’autonomia dell’auto elettrica. Questa, più che farsi sentire per la struttura del veicolo in sé, tuttavia, viene percepita per il gap tra il boom delle auto elettriche e l’arretratezza delle infrastrutture italiane, vera causa del disagio, vista la rarità delle colonnine di ricarica. Certamente, una volta capito come orientarsi, il conducente di un’auto elettrica non avrà che da godere appieno del possesso di un veicolo dalle ottime prestazioni, silenzioso e green: dunque, i vantaggi superano di gran lunga il problema della tutt’altro che capillare diffusione dei punti di rifornimento.

Le ragioni per cui molti colossi dell’automobile stanno investendo cifre considerevoli nell’elettrico sono evidenti: BMW punta tutto sul design e l’affidabilità dei veicoli elettrici, investendo sulle sportive Porsche e Audi per rinnovare un’offerta destinata a sganciarsi sempre di più dai modelli a combustione.

Tra i modelli messi in carreggiata da BMW, disponibili anche nella formula di noleggio lungo termine senza anticipo, si trova anche la BMW IX3, all’avanguardia rispetto ai modelli precedenti per il peso ridotto e la potenza massima di 286 Cv, che conferiscono a tutto il veicolo una velocità massima di 180 km/h. Il motore elettrico di ultima generazione aumenta l’autonomia del veicolo a 500 km, senza la necessità di sacrificare spazio (come accadeva ai modelli precedenti). Il tempo di ricarica è notevolmente breve: 34 minuti portano il livello della batteria all’80%.

Non tarda la risposta dei gruppi Renault-Nissan, Volvo e Lotus. Quest’ultima è probabilmente la casa automobilistica più vicina a una svolta del tutto elettrica. Si prepara, in vista del 2025, anche una nuova Lamborghini completamente full electric, mentre ci si aspetta prestazioni assai elevate dalla terna di motori prevista per i nuovi modelli elettrici della Maserati.

In sintesi, ogni tratto del mercato automobilistico internazionale sta prendendo la strada dell’elettrico. I nuovi gusti dei conducenti, la svolta ecologista cui si sta assistendo negli ultimi anni, le problematiche ambientali che portano a puntare su modelli a zero emissioni di anidride carbonica: tutti questi elementi conducono inevitabilmente all’elettrico. Le principali case automobilistiche sono disposte ad accettare la sfida green e rivoluzionare il mondo della mobilità, in tutti suoi segmenti.

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