2014
Ausilio: «Nessun rimpianto per Destro e Bonucci»
Il direttore sportivo dell’Inter parla anche di novità: «Sì alla moviola»
INTER AUSILIO DESTRO BONUCCI INSTANT REPLAY – Nel corso del lungo forum del ds nerazzurro Piero Ausilio con la redazione di Tuttosport, è stato toccato anche l’argomento inerente al post-partita di Juventus – Roma: «Le polemiche non mi piacciono. Io penso che le soluzioni siano facili da trovare, soprattutto con la tecnologia. Non possiamo continuare a essere sordi con certi problemi. Esiste in quasi tutti gli sport, la pallavolo, il basket, ma non solo. Se ben disciplinata, la moviola può aiutare, anche se le polemiche ci saranno sempre. Comunque credo che vada usata con attenzione e non ci può essere in tutte le zone del campo. Penso a una soluzione simile al “falco” nel tennis, all’instant replay. Lo farei chiamare dagli allenatori nel caso ci siano delle situazioni poco chiare ma al massimo andrebbe usato un paio di volte a partita. In tutto, quindi, sarebbero quattro soste di non più di 12-15 secondi. Intorno al campo oggi ci sono sei arbitri: si tratterebbe solo di metterne uno davanti a un monitor: così il direttore di gara potrebbe riguardare l’azione incriminata e decidere».
COME TI CAMBIO IL CALCIO – Altre possibili novità da introdurre nel mondo del calcio: «Sono dell’idea che si debba permettere agli allenatori di operare più cambi. In fondo non abbiamo allargato le panchine a dodici uomini? Altrimenti potevano lasciarne sette… Oggi vengono effettuati tre sostituzioni per squadra, dunque ci sono tre soste. Io non aumenterei le pause, ma permetterei in due di quelle tre situazioni, di sostituire non uno, ma due giocatori, per un totale di cinque. In questo modo gli allenatori potrebbero gestire meglio le rose, le forze dei giocatori, evitare l’usura e di conseguenza gli infortuni e magari aumentare il minutaggio dei giovani. Oltretutto ne guadagnerebbe anche lo spettacolo perché con più giocatori freschi, le partite finirebbero con ritmi più alti».
SACRIFICI NECESSARI – Nessun rimpianto, infine, per Destro e Bonucci, cresciuti nel settore giovanile nerazzurro ma poi immolati sull’altare dei top player: «No, perché sapevamo che entrambi avevano bisogno di fare esperienza e poi sono sopraggiunte delle motivazioni economiche di mercato. Grazie a Bonucci, Acquafresca, Bolzoni, Fatic e Meggiorini abbiamo speso solo 18 milioni per acquistare Milito e Thiago Motta, a fronte di una richiesta di 40 da parte del Genoa. Mi spiace per Bonucci, a cui voglio molto bene, ma quell’anno abbiamo vinto il Triplete. Destro? Fu sacrificato per arrivare a Ranocchia. In Primavera era il più bravo, ma davanti aveva Milito, Eto’o, Pandev e Balotelli. Oggi, avendo solo tre attaccanti in rosa, avrebbe probabilmente avuto più spazio per esplodere».