2014
Ausilio a Sky: «Le conclusioni tiriamole alla fine»
Le parole del direttore sportivo dell’Inter prima del match contro il Napoli
AUSILIO INTER NAPOLI – L’Inter non sta attraversando un bel momento. Lo sa anche Ausilio, che si augura che stasera, contro il Napoli, la squadra venga supportata dal proprio pubblico. Ecco le parole del direttore sportivo dell’Inter a Sky Sport prima della partita: «Sono convinto che stasera la squadra sarà in simbiosi col pubblico. La curva e i tifosi non hanno fatto mai mancare il loro supporto, poi alla fine ci può anche stare qualche cosa, come successo in passato, ma durante la gara dobbiamo essere una cosa unica, perchè la componente pubblico-squadra è importante, perchè vuol dire che si viaggia nella stessa direzione».
CONTESTAZIONE – «Se la contestazione sottolinea il momento? Io penso che sia un po’ un’esagerazione. In Italia c’è sempre tanta fretta, i giudizi sono legati ad una partita e a quel risultato. Io invece sono abituato a tirare le conclusioni alla fine. Oggi è ancora presto, ci sono tante partite prima della fine, e sono convinto che a maggio parleremo di cose diverse».
MAZZARRI – «Noi abbiamo investito su questo allenatore e su questo staff. Alla fine della stagione scorsa potevamo scegliere ma abbiamo preferito volutamente che si potesse continuare con Mazzarri, fare la squadra con lui, e progettare qualcosa che andasse oltre il 2015. Dobbiamo trasmettere a questa squadra cosa significhi essere l’Inter. Dobbiamo far capire ai ragazzi che essere l’Inter significa avere una mentalità per diventare presto vincenti, vuol dire costruire qualcosa di importante che duri nel tempo. In passato è stato così e sono convinto che il presente sia altrettanto importante. Abbiamo investito su giovani e ragazzi nuovi. Potevamo scegliere una strada più corta, ma abbiamo rinunciato a giocatori che hanno fatto la storia dell’Inter proprio per questo, perchè abbiamo scelto la strada per svoltare. Quando si apre un nuovo ciclo non si può pretendere di avere tutti i risultati che vanno nel verso giusto dopo sette gare. Bisogna avere pazienza. Sono stato duro ma sono anche una persona estremamente coerente. Ho fiducia nella squadra e nell’allenatore e credo che i risultati ci daranno ragione».
MERCATO – «Noi siamo convinti che il nostro parco attaccanti ci garantisca una buona copertura per le partite che dobbiamo affrontare. Il problema di Osvaldo è un problema che poteva anche non capitare, ma era messo in conto. In questi giorni non abbiamo pensato neanche al mercato di gennaio. Affronteremo il discorso a dicembre, quando sarà giusto tirar fuori qualche nome, ma anche quando avremo un buon numero di partite per fare con precisione le nostre valutazioni. Oggi è ancora presto per parlare di questo. Noi siamo contenti dei nostri giovani. Oltre Bonazzoli anche Puscas continua a far gol. C’è sana concorrenza tra di loro, che cerchiamo di gestire al meglio. Sono convinto che faranno bene per il futuro della società».
INCIDENTI – «Ho sempre considerato la partita col Cagliari come un incidente, una di quelle partite che non vorresti mai vedere ma che a volte capitano, e ti auguri di non vederla più. La Fiorentina ci ha sorpreso, eravamo partiti molto bene. Ho rivisto la partita insieme alla squadra, ma il nostro atteggiamento non era sbagliato, anzi. Nei primi minuti l’Inter era protagonista, volevamo far bene. Il gol ci ha sorpreso, abbiamo cercato delle soluzioni, ma è arrivato il secondo. Lì sono venuti fuori i problemi. La fragilità che ci ha contraddistinto sia con l’espulsione di Nagatomo sia col secondo gol è qualcosa su cui abbiamo lavorato in questi giorni, non deve più accadere. In una gara possono capitare queste cose, ma vanno superate. Mi auguro che non succedano più».