2017
Milan spuntato: Kalinic fa fatica, i numeri sono impietosi
Per quanto riguarda l’attacco Milan e Gattuso devono trovare una soluzione, perché le punte non segnano mai: contro l’Atalanta c’è stata qualche chance, ma poco più del solito
Parlare dell’attacco del Milan è come sparare sulla Croce Rossa. Se a inizio stagione l’Europa League aveva fatto intravedere numeri importanti, la Serie A è impietosa con Nikola Kalinic e i compagni di reparto. A onor del vero va detto che Patrick Cutrone è alla prima stagione da titolare e sta facendo anche troppo bene; in campionato non segna dalla seconda giornata, ma il suo apporto è soddisfacente. André Silva invece è a zero, ma gioca solamente spezzoni in Serie A, spesso a risultato già compromesso. La vera delusione – e qui si arriva davvero a sparare sulla Croce Rossa – è Kalinic. Partecipa alla manovra, e con l’Atalanta l’ha fatto con più costanza, ma è lento e impacciato quando deve tirare o giocarla coi piedi. Perde sempre l’attimo giusto, tanto che viene da chiedersi se non sia il caso di lasciarlo in panchina.
La fase offensiva del Milan è ampiamente rivedibile
Ai tre succitati si può aggiungere Fabio Borini, che è un attaccante di ruolo ma viene schierato in altri ruoli. Per non smentirsi, comunque, anche lui è a zero gol in Serie A. Contro l‘Inter, Gennaro Gattuso potrebbe decidere di mandare in campo André Silva e Cutrone, ma per adesso sono solamente ipotesi per la sfida di Coppa Italia. I numeri sono dalla parte dei due giovani, almeno nelle coppe, perché sono i due bomber più prolifici in questa annata (molto aiutano le segnature in Europa League). Quel che colpisce, però, è che la fase offensiva del Milan è sterile. Non c’è un giocatore a centrocampo in grado di innescare le punte, inoltre Bonaventura e Suso vivono di sprazzi e di giocate individuali. Se in sette gare su diciotto il Milan è rimasto a secco, qualcosa vorrà pur dire.