2012

Attaccanti, il rendimento: un immortale al vertice, poi El Shaarawy e Cavani. Male Pato, Pandev e Immobile

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Termina con gli attaccanti la panoramica inerente al rendimento dei calciatori nella prima fase della stagione: anche in questo settore non mancano le sorprese. Di seguito un’analisi dettagliata.

STELLARE TOTTI, SEGUONO LA CERTEZZA CAVANI E L’ESPLOSIONE DEL FARAONE – Il tempo scorre veloce e troppe volte lascia dietro di sé macerie: l’eccezione si chiama Francesco Totti (6.79, 6 Gol e 6 assist, medie voto Gazzetta dello Sport e dati in linea con i principali organi d’informazione sportiva), uno per cui il tempo sembra davvero essersi fermato, cristallizzato. Nessuno come lui nella prima metà di campionato, seguono a ruota il fenomeno El Shaarawy (6.50, 14G e 2A) e la garanzia Cavani (6.50, 13G e 1A): vera novità del torneo il primo, abile a sfruttare l’Anno Zero del Milan per scatenare il suo talento e la sua concretezza, ennesima conferma per l’attaccante uruguaiano, oramai attore di spicco nel panorama del calcio mondiale. Nella top five entrano anche Osvaldo (6.42, 9G e 2A) e Jovetic (6.42, 8G e 2A): il centravanti italo-argentino conferma la solidità del lavoro offensivo di Zeman, il fuoriclasse montenegrino è la pedina in grado di alterare gli equilibri del brillante scacchiere di Vincenzo Montella.

TONI EVERGREEN, BENE BERGESSIO, SI CONFERMANO DI NATALE E KLOSE – Il forte centravanti tedesco è l’anima della sua Lazio: Klose (6.32, 10G) è un cecchino la cui assenza sembra essere troppo condizionante nell’economia biancoceleste. Discorso applicabile in egual misura per Totò Di Natale (6.20, 10G e 2A), da tempo oramai spina dorsale di un’Udinese quest’anno più in difficoltà rispetto al recente passato. Sorprende il rendimento di Toni (6.31, 6G e 1A), figlio più delle ottime prestazioni che del bottino comunque apprezzabile: Montella ha personalmente puntato sull’ex Bayern e i fatti gli hanno dato ragione. Inevitabile non accennare a quanto di buono sta realizzando Bergessio (6.23, 6G e 3A) in un Catania che vuole continuare a stupire anche grazie all’ottima vena realizzativa finalmente trovata dall’attaccante argentino. Nella Juventus – pur senza brillare – i migliori sono Vucinic (6.23, 4G e 4A) e Giovinco (6.16, 5G e 4A), mentre Matri (5.86, 3G) va sotto la sufficienza; nell’Inter Milito (5.89, 8G e 3A) non raggiunge il fatidico sei nonostante le otto segnature a causa di diverse prestazioni sottotono, mentre Cassano (6.19, 5G e 6A) e Palacio (6.15, 5G e 2A) sono ben al di sopra di un rendimento medio e sono attesi ad un apporto maggiore in termini di gol.

PATO FLOP, DELUDONO PANDEV ED IMMOBILE – Nessuno peggio di Pato (4.88, 0G e 0A): il brasiliano, peraltro impiegato con il contagocce da Allegri sia per scelte tecniche che per gli annosi malanni fisici, ha confermato le sue enormi difficoltà ed è in odore di cessione definitiva. La cessione di Lavezzi non ha portato bene al Napoli: Insigne (6.03, 3G e 2A) ad oggi appena sufficiente, mentre Pandev (5.65, 2G e 1A) ha finora frustrato le aspettative in lui riposte da Mazzarri. Male in termini di rendimento anche il crac della passata stagione cadetta Ciro Immobile (5.59, 5G e 1A): le cinque reti messe a segno non nascondono prove di bassa caratura. Non aveva fatto meglio Hernandez (5.25, 0G e 0A) nelle sette gare disputate prima del pesante infortunio che lo ha quasi totalmente estromesso dalla stagione in corso, né tuttora Pabon (5.39, 0G e 0A) e Pellissier (5.69, 4G).

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