Il bomber dei colchoneros ha parlato della Spagna, di Liga e di Champions League.

SPAGNA ATLETICO MADRID DIEGO COSTA – Cresce l’attesa in Spagna per il debutto di Diego Costa con la maglia de La Roja, che affronterà il 5 marzo 2014 l’Italia. A tal proposito l’attaccante dell’Atletico Madrid ha dichiarato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”: «Non lo vedo come un cambio, quanto come una decisione personale. Ponderata e spiegata a suo tempo. Posso dire come mi sento ora ma non come mi sentirò indossando la maglia della Spagna, perché non lo ho ancora fatto».

TRA LIGA E EUROPA – Diego Costa ha parlato poi del campionato spagnolo: «Per noi da un po’ ogni partita è una finale, e domenica sarà lo stesso: sappiamo che se vogliamo continuare a lottare per la Liga dobbiamo battere il Madrid. Finita la partita con l’Osasuna già pensavo al derby, anzi, per essere onesti è già da un po’ che ci penso. Sappiamo che se perdiamo per noi sarà molto molto dura, ma sappiamo anche che noi non siamo mai stati candidati al titolo. Dobbiamo solo essere noi stessi e giocare con l’intensità che ci è mancata a Pamplona, dove abbiamo perso giustamente». E poi il Milan: «Noi attacchiamo i due obiettivi, Liga e Champions. Non siamo arrivati fin qui per caso, e il sogno continua. Abbiamo le possibilità di restare in vita in entrambe le competizioni».

BADBOY? – Diego Costa ha poi parlato del suo agonismo: «Non sono un santo e la gente lo sa. Ho la mia maniera di giocare, però se guardiamo i derby non ho mai cercato lo scontro, le immagini sono lì e parlano chiaro. Con Sergio Ramos abbiamo un rapporto franco: se io devo picchiare picchio, se lui deve picchiare picchia. Siamo due lottatori ma ogni cosa finisce sul campo. Arbitri? Non penso che ce l’abbiano con me, o almeno spero di no. Però sicuramente ci sono arbitri che abusano del loro potere».