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Ricordando Atalanta Valencia 4-1: lo spettacolo nerazzurro nello spettacolo di Champions

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Il ricordo di Atalanta Valencia 2019: gli ottavi di Champions League passati alla storia (nel bene e nel male)

Un permesso per uscire prima da lavoro/scuola, maglia nerazzurra, sciarpa al collo, cuffiette ascoltando in loop una canzone e via verso lo stadio. Quante volte è capitato di compiere questi gesti pur di seguire la propria squadra del cuore? Almeno una volta sicuramente. Ecco, un giorno di febbraio questa azione fu ripetuta migliaia di volte, anzi, per l’esattezza 45’792. A Bergamo 1 cittadino su 3, il 19 febbraio 2020, imboccò l’A4 per assistere a San Siro ad uno dei punti più alti della storia: Atalanta-Valencia, ottavi di finale di Champions League.

L’ansia per il prepartita, il brivido e le lacrime nel sentire quella “musichetta” che ancora oggi qualche tifoso nerazzurro ha ancora come suoneria, ma soprattutto la convinzione di essere protagonista e non comparsa. Al 15′ subito l’Atalanta è in vantaggio con Hateboer che sfrutta un perfetto assist di Papu Gomez, e se Ferran Torres colpisce il palo, c’è invece un fenomeno che si battezza in Coppa dei Campioni: Josip Ilicic. Controllo perfetto, destro telecomandato che finisce all’incrocio dei pali e raddoppio nerazzurro.

Sugli spalti dello stadio Giuseppe Meazza è uno spettacolo per gli occhi, ma il picco d’entusiasmo non è stato ancora raggiunto. Dopo 11 minuti ancora l’Atalanta, ancora un altro battesimo in Champions: Freuler sulla sinistra scarica un destro che finisce sul secondo palo per il 3-0. Partita finita? No, perché al 18′ c’è una ripartenza dalla destra con Ilicic che serve Hateboer in contropiede con tutta San Siro che lo spinge in porta e il 4-0 che fa esplodere di gioia grandi e piccini, c’è addirittura chi piange. Cheryshev siglerà la rete della bandiera, ma non importa. Atalanta-Valencia finisce 4-1, dove l’unione ditutti ha fatto la forza: Atalanta, tifosi, città di Bergamo.

Un legame che nel giro di qualche settimana si ritroverà costretto ad affrontare una battaglia molto più dura, e in molti, anche in maniera abbastanza qualunquista, tenderanno ad associare il match etichettandolo come “La partita del contagio”. Ma Atalanta-Valencia è stato molto di più di quello che si ricorda oggi, soprattutto per chi ancora oggi riprova i brividi ripensando a quella sera.

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