2016

Ultrà dell’Atalanta fuori alla sede Gazzetta

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Striscione contro il giornalista Vernazza, il cdr rosa esprime solidarietà

Giornata movimentata ieri nella sede di RCS Mediagroup in Via Rizzoli a Milano, quando un manipolo di ultrà dell’Atalanta si è presentata davanti al palazzo che, tra le altre, ospita anche la redazione de La Gazzetta dello Sport. I tifosi della Curva Nord bergamasca (un gruppetto di una cinquantina di elementi circa) avrebbe legato ad alcuni pali, di fronte alla portineria, uno striscione contro uno dei giornalisti della rosea, Sebastiano Vernazza, in segno di protesta. Gli ultrà si sarebbero risentiti per un articolo pubblicato dal giornalista e apparso sul settimanale SportWeek, in allegato proprio al giornale rosa, in cui si schierava apertamente contro la decisione di alcuni genitori di portare i propri figli ad un corteo a Bergamo in soliderietà di un capo-ultrà nerazzurro (Claudio Galimberti, detto “Il Bocia”) colpito da provvedimento straordinario di sorveglianza per tifo violento nelle scorse settimane. Sul posto sono arrivati immediatamente uomini della polizia per interrompere la manifestazione.

ATALANTA VS. GAZZETTA: IL COMUNICATO DEL CDR – Gli ultrà in questione avevano anche distribuito ai passanti una serie di volantini di attacco a Vernazza, verso il quale il cdr della Gazzetta (il comitato di redazione) ha espresso oggi tramite una nota apparsa proprio sul giornale, la sua piena soliderità e volontà di non farsi intimidire da nessun atto persecutorio. Tra le altre cose, nei giorni scorsi, lo stesso “Bocia” era tornato nuovamente alla ribalta delle cronache per un altro fatto curioso: un artista nel bergamasco, all’interno di una chiesa, aveva dipinto un Gesù crocifisso proprio con le fattezze del capo-tifoso nerazzurro per eccellenza. In ogni caso la protesta dei tifosi bergamaschi ieri a Milano non ha fortunatamente prodotto nessun danno a cose o persone ed è rimasta nei limiti del quasi tollerabile, nonostante lo striscione, i cori e qualche fumogeno sparato al di fuori della sede RCS che ha portato il panico per un po’. 

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