2015

Percassi: «Zingonia è il futuro»

Published

on

Il presidente: «Europa? Salviamoci, poi…»

L’Atalanta vola in classifica e il presidente Antonio Percassi gongola, senza però perdere di vista gli obiettivi della Dea. Mentre il gruppo Percassi pensa a prendere Starbucks, il patron atalantino sfida la Juventus in Serie A e ha un filotto di otto k.o. in altrettante gare con la Vecchia Signora. Percassi firmerebbe per un pari, ed è sicuro che la Dea possa farcela a far punti con la Juve. Tra l’altro sempre Percassi ricorda quando da giocatore affrontò la Juventus di Altafini e la fermò, poi ha smesso di giocare e ha iniziato la carriera in un altro mondo, visto che già a 22 anni aveva avuto in gestione un negozio Benetton.

AZIENDE – «Tra le mie aziende l’Atalanta è la più difficile da gestire, se ne occupa mio figlio Luca. Io sono tifoso pericoloso e passionale. Umberto Marino è subentrato a Pierpaolo Marino e è stata una scelta condivisa, a Mino Favini e gli altri diciamo grazie» afferma Percassi che in estate ha cambiato molto nella Dea e non pensava di vederla giocare così bene e così in alto. Infatti Percassi aggiunge che il nuovo modulo di Edy Reja ha dato serenità ai suoi giocatori che ora giocano spensierati. Poi si parla di singoli: «De Roon mi ha colpito molto, anche Toloi e Paletta sono due bei colpi e Kurtic può fare anche di più».

EUROPA – Su Baselli e Zappacosta al Torino Percassi è tranquillo, dicendo che dodici milioni era il valore di mercato, poi a La Gazzetta dello Sport si sofferma sui nuovi talenti: «A Zingonia c’è già il futuro: Grassi, Conti, Radunovic senza dimenticare i 40 giovani in giro per l’Italia come Kessie e Caldara che sono al Cesena, Gagliardini e Gatto. Il centro sportivo è la base del nostro futuro». Per quanto concerne lo stadio Percassi è interessato all’acquisto o a una concessione ma il sogno è l’Europa: «Restiamo coi piedi per terra. Salviamoci in fretta e poi…».

Exit mobile version