2012
Atalanta, Schelotto: “Affrontare le grandi ti carica”
Riportiamo qui di seguito un’intervista esclusiva con Ezequiel Schelotto realizzata daÃ? “PALLA AL CENTRO” Match Day Ufficiale Atalanta B.C. (Numero 10, gennaio 2012) e riproposta fedelmente ed integralmente dal sito ufficiale degli orobici:
Ezequiel Schelotto sogna una notte magica. Perchè lo vedranno anche in Argentina, perchè sono queste le partite per scrivere la storia, perchè il 2012 non è cominciato bene con due quelle sconfitte. Il galgo è pronto ad andare a caccia anche delle zebre juventine.
Schelotto, sarà la tua partita?
“Io mi auguro sia la partita prima di tutto dell’Atalanta. Poi farò di tutto per dare una mano e se dovessi anche segnare sarebbe fantastico. Ma mi basterebbe anche un assist se poi vinciamo. Sarebbe importante per cominciare con un’altra mentalità il girone di ritorno. Finora abbiamo fatto un grande campionato, io sono contentissimo perchè il mister mi sta dando tanta fiducia e in questa squadra mi trovo bene”.
La Juve è imbattuta, ma è anche imbattibile?
“Noi ovviamente ci auguriamo di no. La Juve è una grandissima squadra e non ha mai perso, ma speriamo di fare una grande gara e magari di interrompere questa loro striscia. Sarà una partita speciale: si gioca di sera, ci sarà lo stadio pieno, avremo tutta la gente dalla nostra parte. Sono queste le partite più belle da giocare e noi la affronteremo come abbiamo fatto con Inter e Milan. Dobbiamo giocarla come se fosse una finale”.
Tu la senti in maniera particolare?
“Affrontare le grandi ti carica tantissimo, ti dà uno stimolo in più perchè vuoi metterti in mostra, far vedere chi sei e puoi misurarti con grandi campioni”.
Nella tua zona di solito gioca Chiellini.
“So quanto vale, è un grande campione. Sarà una bella sfida, ma quando sei in campo poi conta solo dare il meglio che hai”.
Le tue sfide con la Juventus?
“Due l’anno scorso, perse entrambe a Torino. Mi ricordo la prima quando ero col Cesena: feci anche l’assist a Jimenez, ma poi siamo rimasti in dieci per l’espulsione di Pellegrino e io sono dovuto uscire prima dell’intervallo. Fu una partita strana, perchè poi in dieci ci siamo sbilanciati. Però questo è il passato, io ora penso al presente”.
Tu arrivi dall’Argentina: della Juve quando hai cominciato a sentire parlare?
“Presto, in famiglia coi miei genitori si parlava sempre di calcio e mi parlavano anche della Juve come di tutte le altre grandi squadre. Mi ricordo la finale di coppa Intercontinentale vinta contro il River. Poi quando sono arrivato in Italia nel primo anno di Cesena venni subito paragonato a Camoranesi, un giocatore con le mie caratteristiche che era arrivato anche lui dal Banfield. Era un paragone quasi perfetto”.
Intanto Schelotto contro la Juve sarà visto anche in Argentina?
“Sì, parenti e amici mi hanno già detto che faranno il tifo per me e l’Atalanta anche dall’Argentina”.
E poi hai tutti i tuoi fan. Solo su Twitter sei seguito da 5.500 tuoi tifosi. Ma è vero che ti contattano da tutto il mondo?
“Sì e questo mi sorprende e mi riempie di soddisfazione. E’ bellissimo sapere che c’è così tanta gente che ti segue e fa il tifo per te. Mi fa molto piacere, mi arrivano lettere da tutto il mondo, persino dall’Australia, dalla Cina o dal Giappone. E io cerco di rispondere a tutti, anche se non ho sempre molto tempo. Ma mi ricordo dieci anni fa quando andavo a cercare gli autografi ai calciatori più famosi e so che anche solo un piccolo gesto può dare gioia e allegria a tanta gente. Quindi per quanto mi è possibile cerco di rispondere a tutti”.