2015
Atalanta, Reja: «Con l’Udinese inizia un’altra storia»
Il tecnico goriziano: «13 punti e ci salviamo»
«Sono un pragmatico, non ho un modulo da applicare per forza. Credo di conoscerne bene tre o quattro, come sempre sceglierò dopo aver valutato le caratteristiche della squadra. Sono i giocatori che “chiamano” il modulo, tu fai bene se valorizzi i calciatori». Nessun proclamo, ma idee chiarissime: Edy Reja, da pochi giorni alla guida dell’Atalanta, guarda con ottimismo al futuro della Dea, tornata a fare punti (uno, a Parma) dopo quattro sconfitte consecutive.
BUONA DIFESA – Pareggio deludente, per la verità, contro i ducali. Ma il tecnico goriziano guarda al bicchiere mezzo pieno: «Un punto di partenza positivo c’è: non abbiamo subìto gol. La tenuta difensiva – ha spiegato a ‘L’Eco di Bergamo’ – è stata sufficiente, a parte alcune minime sbavature o situazioni d’affanno. La prestazione della linea è stata all’altezza della situazione. E se ti devi salvare, questo è un buon punto di partenza».
CORAGGIO – «C’è stata troppa apprensione – prosegue Reja – e poca iniziativa individuale. Mentre io avevo chiesto proprio quello: fatemi vedere cosa sapete fare, mostratemi coraggio. Non subite condizionamenti. Questa squadra ha valori ben superiori a quelli visti a Parma. Non è possibile non fare un solo tiro in porta. Secondo me eravamo al 50. massimo al 60%».
UN’ALTRA STORIA – Testa, adesso, all’Udinese, prossima avversaria dei nerazzurri: «Fermi. Adesso Parma è passata: non abbiamo perso una gara che in quelle condizioni di solito perdi. Ripartiamo da questo, ma adesso voltiamo pagina. Ora comincia un’altra storia. E con 13 punti ci salviamo».