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2012

Atalanta, Percassi: “A Ruggeri ho fatto un favore. Doni..”

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ATALANTA PERCASSI – Non ha nascosto la sua irritazione Antonio Percassi per le parole di Ruggeri jr, che ieri ha raccontato alla Gazzetta dello Sport il clima di pressioni che hanno caratterizzato la cessione del club al gruppo Percassi: «L’Atalanta non è stata acquistata sottocosto, anzi. E’ stato un investimento folle, da 50 milioni! Io alla famiglia Ruggeri ho solo fatto un favore e non mi aspettavo tanta irriconoscenza: stiamo valutando se querelare Alessandro Ruggeri, c’è un limite a tutto. Non siamo stati noi a cercare i Ruggeri. E’ stato Miro Radici per conto della famiglia a chiederci se eravamo interessati all’acquisto. Ho chiamato la signora Ruggeri e mi ha confermato che volevano vendere: ho detto no alla loro prima richiesta ma dopo 3-4 giorni Francesca Ruggeri mi ha pregato di riallacciare la trattativa, così poi abbiamo chiuso. C’erano 12 milioni di crediti e 41milioni di debiti passivi di cui 4,5 verso l’erario per imposte inevase, il bilancio chiuso al 30 giugno 2010 presentava 7 milioni di perdite, abbiamo sostituito le loro fideiussioni personali per 11,5milioni e abbiamo fatto un aumento di capitale da 10 milioni. Ah, la squadra era in B e in cassa c’erano 2 mila euro di liquidità. Se questo è un affare… Pressioni dagli ultrà per acquistare? No, mai. Ho preso l’Atalanta solo perché la nostra famiglia è innamorata di questa squadra. A Ruggeri dico che se vuole gliela ridò alla stesse condizioni», ha dichiarato il presidente del club bergamasco al quotidiano sportivo.

Il patron nerazzurro ha poi proseguito: «Spagnolo dalla famiglia Ruggeri nella nuova società? E’ un fatto normale e poi ci conoscevamo: nell’anno della retrocessione mi ero rivolto a lui per comunicare ai Ruggeri la mia disponibilità a prendere una piccola quota per dare una mano. Ultrà? Papà non è mai andato alla festa della Dea, come fa qualcuno adesso. La festa della Dea è dedicata ai tifosi dell’Atalanta, è per le famiglie e ci andavo anche prima di diventare presidente. E come club siamo sempre stati autorizzati dalle autorità. Il «Bocia»? Io sono per il dialogo con tutti, in due anni e mezzo non è mai successo niente di particolare. Tocca alla magistratura stabilire se esistono delle responsabilità: se dovesse accadere qualcosa di grave nei confronti dei violenti tireremmo su un muro. Biglietti agevolati alla Nord? Per me siamo in regola, se abbiamo sbagliato chiederemo scusa».

Infine, una battuta su Cristiano Doni, ex bandiera che Percassi aveva immaginato come futuro presidente dell’Atalanta: «Nessuno immaginava quello che è venuto fuori. Ci costituiremo parte civile nell’ambito del procedimento penale contro di lui per il calcio scommesse». 

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