2012

Atalanta, Peluso: ?Juventus? Me lo ha chiesto anche Pirlo?

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CALCIOMERCATO ATALANTA JUVENTUS PELUSO – Da quasi un anno nel mirino della Juventus, Federico Peluso si prepara ad affrontarla in campo domenica con la maglia dell’Atalanta. Il difensore nerazzurro, intervistato da Tuttosport, ha ripercorso i mesi estivi e strizzato l’occhio al club campione d’Italia: «Sono stati mesi travagliati, fino all’ultimo sono rimasto in bilico e isolarsi dai rumors non era semplice. Sono sincero, la sera del 31 agosto un po’ di rammarico c’era. Il primo settembre però ho resettato, anche perché qui all’Atalanta sto benissimo. Fa piacere che mi tengano d’occhio e sarei ipocrita se dicessi che in futuro non mi piacerebbe giocare in un grande club come la Juve. Ora viaggio in Mercedes, ma se un giorno arrivasse la Ferrari… Detto questo, sono concentrato sull’Atalanta e non posso sprecare energie altrove».

Peluso ha poi parlato dell’etichetta di “jolly difensivo”: «Eccome se l’apprezzo. Nel calcio di oggi si cambia tanto e la fama di jolly me la tengo stretta: al centro, sul centro sinistra, terzino o quinto a centrocampo non fa differenza. Sono un pelo più affezionato al ruolo di laterale sinistro perché mi ha portato in Nazionale. Da ragazzo mi ispiravo a Nesta: vedevo in lui quello che era riuscito a fare il salto in prima squadra. Ora Balzaretti, Alaba del Bayern e Schmelzer del Dortmund».

«Conte? Come principi e credo calcistico è lo stesso di Bergamo. E’ un bel pregio e penso sia pure il suo segreto. Il periodo che mi ha allenato lo ricordo con piacere: perché no, magari in futuro lo ritrovo come è capitato a Padoin», ha aggiunto il gioiellino del club bergamasco, che poi ha analizzato il momento della squadra: «Il trionfo sul Parma ci ha rimesso un po’ in carreggiata. Abbiamo una buona classifica, però dobbiamo trovare maggiore continuità. Speriamo di tornare a casa da Torino con dei punti: loro sono i più forti d’Italia, ma il calcio è imprevedibile. Vucinic e Giovinco sono due campioni che ti possono sorprendere in qualsiasi momento: con loro i cali di tensione si pagano a caro prezzo. Ma della Juve fa paura il gruppo: è il loro valore aggiunto. Colantuono? Alzare i toni per cercare una nostra reazione è una sua caratteristica ed è pure la sua forza. “Chi si accontenta è un fallito”, ci ripete sempre. Una cosa è certa: con uno come lui non ci vorrei mai trovare da litigare…».

E tra ricordi allo Juventus Stadium, caso Stendardo, Mondiale e lotta scudetto Peluso ha concluso: «Un’emozione indescrivibile per aver vissuto da vicino il saluto di un fuoriclasse come Del Piero. Stendardo? E’ una faccenda della società, noi cerchiamo di restarne fuori. Mondiale Brasile? Un obiettivo. E visto il ruolo mi accontenterei di ottenere un quarto delle soddisfazioni di Grosso in Germania. Il gruppo dell’Italia mi ha impressionato: e se penso che un mostro come Pirlo mi ha chiesto aggiornamenti sul mio trasferimento alla Juve…. Scudetto? La Juve ha qualcosa in più delle altre, però il cammino è ancora lungo. Loro cammino in Champions? Con questa consapevolezza possono arrivare in fondo».

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