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Atalanta, la falsa modestia non paga. Il mercato non nasconde le reali ambizioni
L’Atalanta continua a nascondere i suoi reali obiettivi forse per paura di una caduta. Ma il mercato della Dea dice altro
Qualcuno dice che l’Atalanta si è imborghesita e invece è il contrario. La Dea continua a mostrare tutta la sua umiltà, forse per necessità, forse per scaramanzia, forse per questione di ‘rispetto’ alla sua storia. Ma la storia negli ultimi anni è cambiata. Quindi basta falsa modestia! L’Atalanta, due anni fa, avrebbe potuto vincere lo Scudetto! Qual è la paura? Dichiarare l’obiettivo e poi non riuscire a ottenerlo e quindi è meglio volare bassi parlando di salvezza? Dispiace per la società atalantina e per la rispettabilissima proprietà ma è ridicolo! L’a.d. Luca Percassi oggi a L’Eco di Bergamo ha dichiarato: «L’Atalanta è pronta a firmare per chiudere il campionato tra le prime sette. Ci sono sette posti per andare in Europa e arrivarci sarebbe come conquistare un trofeo. L’ennesimo di questo ciclo. Firmo subito – ha detto -, perché ogni torneo europeo porta alla crescita di tutto il nostro movimento. E perché non perdo di vista la realtà: siamo l’Atalanta, non dobbiamo mai perdere la misura».
Il mercato racconta i reali obiettivi della Dea
E’ vero, mai perdere la misura. Ma l’Atalanta ha dichiarato le sue ambizioni al mondo con il calciomercato estivo. E’ andato via un buonissimo portiere come Gollini ed è arrivato uno dei migliori portieri della Serie A: Juan Musso, forse troppo sottovalutato, ma è un nazionale argentino. E’ andato via Romero, il grande big ceduto per tenere un bilancio in ordine (e su questo la Dea non deve mai fare un passo indietro), ma è arrivato un nazionale turco reduce da due anni alla Juve come Merih Demiral, più un altro giovane di prospettiva come Lovato. A centrocampo è arrivata un’altra pedina importante come Koopmeiners (nessuno ha segnato come lui in Eredivisie negli ultimi anni). Forse è mancata la ciliegina sulla torta in attacco ma ci sono Zapata e Muriel, più le altre mezze punte. E dunque basta nascondersi. Prego, dichiarare il reale obiettivo Dea. Che non è la salvezza! E nemmeno la ‘semplice’ Europa.