2013
Atalanta, Muslimovic dalla Cina: “Non volevo andarmene”
MUSLIMOVIC ATALANTA CINA – Zlatan Muslimovic, attaccante bosniaco che in Italia ha vestito le maglie di Atalanta, Messina e non solo, ha parlato della propria avventura in Cina tra le fila del Guizhou Rehne: “Sono qui da un anno e lo consiglierei a tutti. Sì, la società ti tratta bene, il calcio è molto diverso dall’Europa. Le persone sono meravigliose, ti aiutano, ti seguono, ti guardano come persona e basta. In Europa tutti sono interessati a cosa fai, che macchina guidi, cosa hai. Qui se ne fregano. Lo stipendio è buono, arrivi da un altro calcio e vieni pagato di più. Poi non c’è pressione“. Nell’Oriente l’approdo di calciatori di altri continenti è sempre più inteso: “Di solito puoi tesserarne tre più un asiatico, per esempio un australiano. Essendoci qualificati per la Champions salgono a cinque più due. Abbiamo una bella squadra, la società ha speso“. Anche se Didier Drogba e Nicolas Anelka sono andati via, a differenza di Marcello Lippi, allenatore del Guangzhou Evergrande è rimasto alla guida della sua squadra: “Il mister è una persona che sa cosa vuole nella vita, è consapevole della sua scelta. I giocatori forse meno“. Chiusura sul suo addio al club bergamasco: “Il ds Osti, durante il precampionato della seconda stagione, mi disse che c’erano delle offerte per me. Io non volevo andarmene, ma me lo ripete altre due volte e io scelsi il Paok Salonicco. Volevo giocare, fare la mia vita“, le parole raccolte dall’edizione bergamasca del Corriere della sera.