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Atalanta Leverkusen, Papu Gomez: «Xabi Alonso è un MIX di grandi mister. CDK come ILICIC. Ho fatto pace con Gasperini, darei tutto per alzare un trofeo con la Dea»
Papu Gomez, ex attaccante dell’Atalanta, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della finale contro il Bayer Leverkusen
Il Papu Gomez ha rappresentato l’anima tecnica di quell’Atalanta che oggi, anche grazie a lui, è cresciuta in maniera tale da giocarsi la partita più importante di tutta la sua storia. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
CENA CON GASPERINI – «Perché c’era l’obbligo di tornare ad abbracciarci: per me era come abbracciare l’Atalanta, casa mia. Non c’era motivo perché restassero rancori».
PESA LA SCONFITTA IN COPPA ITALIA – «Solo per i primi due giorni: ti arrabbi, ma poi dimentichi. E con un’altra finale, puoi subito prenderti la rivincita».
LA FORZA DEL LEVERKUSEN – «Allenatore preparatissimo – un mix dei grandi tecnici che ha avuto: Ancelotti, Guardiola, Benitez, Mourinho – e tanta qualità. Però concedono, a volte tanto, e prendono gol. Sarà una partita tosta: loro sono in fiducia, ma l’Atalanta se la gioca. Sicuro».
PSG-ATALANTA GARA PIU’ IMPORTANTE DELLA STORIA – «No, diventa questa. Se si potesse tornare indietro, cambierei tutto quello che ho fatto con l’Atalanta per alzare un trofeo con quella maglia»
LA SUA ATALANTA E QUELLA DI OGGI – «Diverse. Questa è più fisica, solida, più forte difensivamente. E ha una rosa più ampia: riguardate quanti ragazzini c’erano nella nostra panchina contro il Psg. Forse la nostra era più bella: con più talento e qualità, un tasso tecnico più alto».
CDK HA QUALCOSA DI ILICIC – «Qualcosa, non solo perché sono tutti e due mancini. Josip resta Josip, il giocatore che mi ha fatto innamorare come nessuno, aveva più fantasia. Ma quando arrivò era più esperto di Charles: bravo, perché non era facile abituarsi così presto, e bene, al calcio di Gasp. Ha 23 anni, può arrivare al livello di Ilicic».
LOOKMAN – «Non molla una palla e ti punta sempre, pensa sempre in avanti, per fare gol. Può fare male ad una squadra che a volte lascia campo aperto»