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Atalanta Juventus: Gasperini e Allegri dividono totalmente la critica. Non c’è neanche un VOTO UGUALE

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Atalanta Juventus, Gasperini e Allegri dividono la critica dei quotidiani sportivi e non: voti e pagelle dei due tecnici

La Juve ha vinto 1-0, Allegri alza la sua quinta Coppa Italia e Gasperini, invece, deve rimandare il suo primo trofeo con l’Atalanta. Molto interessanti le valutazioni su di loro, prendendo 3 quotidiani in esame: le differenze di vedute sono sensibili.

GASPERINI – Il più duro è il Corriere della Sera con il 5 in pagella: «Senza Scamacca l’Atalanta da digitale di ultima generazione torna analogica. Forse è anche il peso della storia. Ma tra una settimana può ancora scrivere quella della Dea». Per La Gazzetta dello Sport la sconfitta gli vale un 5,5: «Modifica ruotando le posizioni delle 3 punte, cercando lo Scamacca che non c’è, poi le cambia, ma è anche un problema d’impatto: Dea contratta, ma perché?». Per il Corriere dello Sport, invece, c’è la sufficienza: «Gli manca Scamacca e l’Atalanta non è in grado di fare la solita partita. Per attaccare, attacca, ma di pericoli ne crea pochi. E soprattutto soffre le ripartenze della Juventus. Un altro trofeo sfumato, la speranza è che sia capace di rifarsi in Europa League, ma serve l’Atalanta vista col Marsiglia e con la Roma, non questa».

ALLEGRI – Qui si va addirittura agli estremi. Per Gazzetta non merita più di un 6,5, non tantissimo per uno che ieri si è conquistato un record: «La Juve fa la partita giusta e lui diventa il re di Coppa. Difesa e contropiede da manuale, peccato per l’espulsione: troppo nervosismo nel finale». Mezzo voto in più dal Corriere della Sera: «Sarà anche la sua ultima finale con la Juventus, ma con il dodicesimo trofeo in bianconero e la quinta Coppa Italia (record) lascia a modo suo: da vincente. Anche in versione descamisado, vagamente teatrale». Per la testata diretta da Ivan Zazzaroni, che l’ha sempre sostenuto, Max arriva al roboante 8: «Se sarà addio, sarà dolce. Champions e Coppa Italia, con una squadra che, sul piano tecnico, non vale certo l’Atalanta. Questa finale (che dà a Max il record delle cinque vittorie) è la sintesi del calcio che lui pensa da sempre: organizzazione e ripartenza. Tutto fatto con i fiocchi, eccetto lo spogliarello finale, quando è esploso cercando con gli occhi Rocchi in tribuna. Rivedendosi non si piacerà».

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