C'era una volta a Bergamo...il trio delle meraviglie - Calcio News 24
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C’era una volta a Bergamo…il trio delle meraviglie

Avatar di Filippo Davide Di Santo

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gomez ilicic zapata

La fine di un ciclo: quello del trio delle meraviglie Zapata-Ilicic-Gomez che fece sognare l’Atalanta e l’intera città di Bergamo

“Goditi i momenti fino a quando non diventeranno ricordi”. Una frase cruda e realista, specialmente quando qualcosa di bello finisce, nonostante la speranza che possa continuare all’infinito. Passano le stagioni, non sicuramente i ricordi o le emozioni provate in determinati contesti, specialmente su chi era parte integrante di una storia tratta da un glorioso passato recente.

Zapata-Gomez-Ilicic: tre nomi racchiusi in un tridente che anche tra qualche anno farà ancora breccia nel cuore di chi lo ha vissuto sugli spalti, parte di un racconto prossimo ad essere tramandato, rispondendo così alla domanda di figli e nipoti su qual è stata l’Atalanta più bella e forte di tutti i tempi, nonostante il rimpianto di essere stata eterna incompiuta.

Spiegare cosa è stato quel trio delle meraviglie è abbastanza difficile, riduttivo definirlo come la coppia offensiva più forte della Dea. Serve andare nel profondo di chi lo ha vissuto dalla sua fase embrionale fino agli anni d’oro. Prima Papu che riporta l’Atalanta 26 anni dopo in Europa, poi la fantasia di Josip a regalare classe e urli indimenticabili come quelli di Dortmund e Valencia, e infine la concretezza di Duvan a completare un tridente stimato e temuto da tutti. Capace anche di far strappare un sorriso alla città di Bergamo nel periodo più buio, sognando il tricolore e la Champions League.

Basta un attimo, e ci si accorge che il tempo non risparmia nessuno, neanche questi dei del calcio (vegliati da uno superiore), anche se in realtà l’orologio si ferma a Via Gabriele Rosa 3: presso il murales dedicato a loro, dove il tridente passa da storia a immortalità. Osservato dai passanti soprattutto quando si prende la SS470 che s’imbocca per andare all’Atalanta, e magari sperare che quei tempi ritornino facendo poco dopo determinati paragoni sugli spalti del Gewiss Stadium.

Al giorno d’oggi di quell’opera è rimasto soltanto Gian Piero Gasperini, continuando ancora una parte di storia destinata ancora a dire molto, ma per il popolo dell’Atalanta e la città di Bergamo quei 72,10 e 91 non avranno altri giocatori al di fuori di Zapata, Ilicic e Gomez: prima, durante, dopo, per sempre.