2016

Atalanta, Gasperini: «Abbiamo giovani bravi. L’Inter? È il passato»

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Atalanta tra le squadre più in forma del campionato. Tutto merito del mix di giovani ed esperti creato da Gasperini che guarda al futuro senza rimpianti per il passato

Quinto in campionato con 25 punti, gli stessi della Lazio. Questo l’invidiabile score di Gian Piero Gasperini, tecnico che sta soprendendo tutti con la sua Atalanta. Gli orobici sono tra le squadre che stanno facendo meglio in questa Serie A: basti pensare che con la prestigiosa vittoria della scorsa domenica sulla Roma (la quinta consecutiva in campionato) la striscia di risultati utili si allunga ad otto partite (sette successi e un pareggio). L’Atalanta gioca un bel calcio, diverte e si diverte. Tutto merito del mix di giovani come i vari Caldara, Gagliardini, Kessie e Petagna, giusto per nominarne qualcuno, e giocatori più esperti come il Papu Gomez, Pinilla e Kurtic.
GASPERINI TRA MERCATO… E PASSATO – Artefice di questo ‘miracolo di provincia’ è come detto in precedenza, il tecnico dei bergamaschi Gasperini, che dopo essersi insediato in estate si è inserito benissimo nella nuova piazza. Intervistato da Rai Sport l’allenatore piemontese ha risposto a chi gli chiedeva dell’interesse suscitato nelle grandi squadre, tra cui spicca l’Inter, da molti dei giovani lanciati da lui in prima squadra. “Di questa situazione ha già parlato il nostro presidente – afferma Gasp – poi il mercato, si sa, è imprevedibile. Ma credo che con questa proprietà l’Atalanta tenderà a rinforzarsi sempre,  anche se ciò volesse dire sacrificare qualche nostro giocatore”. Quando si parla dei nerazzurri con il tecnico di Grugliasco è quasi inevitabile affrontare l’argomento della sua breve e sfortunata esperienza ad Appiano Gentile, durata appena tre mesi, da giugno a settembre del 2011: “Ormai è una cosa superata, per fortuna. La mia è stata una parentesi molto breve, non ho inciso. Fortunatamente, una volta tornato al Genoa ho potuto recuperare e riprendermi dalle delusioni precedenti, e adesso sono qui a Bergamo. La vita continua”. 

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