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Atalanta, Gasperini: «Futuro? Rispetto per la società, ma non so se troveremo un punto d’incontro»
Le parole di Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, dopo la sconfitta dei nerazzurri a San Siro contro l’Inter
Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta dell’Atalanta contro l’Inter. Di seguito le sue parole.
PARTITA – «Mi aspettavo un’Inter molto carica, è una squadra che ha grande entusiasmo. Ha adrenalina dentro, sono partiti veramente fortissimo. Superato quel bruttissimo impatto pian piano siamo riusciti a trovare le misure giuste sui loro attaccanti e da lì abbiamo costruito una buona partita».
LUKAKU – «Il suo valore è indubbiamente grande, ma lo abbiamo marcato sicuramente male. Siamo riusciti solo dopo i primi minuti a prendere le misure e siamo riusciti a contenerlo molto di più».
BLINDARE L’EUROPA LEAGUE – «È importante, abbiamo nelle nostre mani il nostro destino. Per noi sarebbe un grandissimo traguardo: lo è già arrivare in Europa per il sesto anno su sette, migliorare il campionato dell’anno scorso sarebbe un ottimo risultato. Questo gruppo lavora insieme da tanto tempo, sembrava passato troppo tempo e invece si è dimostrato ancora competitivo».
FUTURO – «In questo momento il futuro è domenica. Neanch’io immaginavo riuscissimo a mantenere queste qualità di prestazioni in un campionato difficile ed equilibrato, abbiamo sempre viaggiato a braccetto con le big. Sul resto vedremo, indubbiamente quest’anno ci sono state disparità di giudizi: sembrava che l’Atalanta dovesse lottare per la Champions. Io non la reputo una squadra di prima fascia anche se do merito ai giocatori di aver fatto qualcosa di veramente buono. È chiaro che se la situazione è questa per l’allenatore diventa difficile confrontarsi su risultati come l’obbligo di arrivare in Europa o la Champions».
RAPPORTO CON LA SOCIETÁ – «Tra me e la società c’è il massimo rispetto, loro conoscono bene tutte le mie perplessità. C’è un rapporto splendido, poi però c’è il calcio e si possono avere opinioni diverse. Io rispetto le loro ma chiaramente ho le mie: non so se troveremo un punto d’incontro».
GRUPPO – «Al di là del valore tecnico questo gruppo ha un valore umano molto alto. Siamo riusciti a esprimere poche volte il gioco degli scorsi anni, ma questa squadra è certa dell’Europa da qualche giornata, sono tutte impressioni che io condivido anche con i giocatori: l’Atalanta in questo momento non può essere una squadra di prima fascia. Essere lì dovrebbe essere un merito, invece in questa stagione ci sono state situazioni che non hanno valorizzato il lavoro di questi ragazzi».