Atalanta News
L’ottava sinfonia dell’Atalanta: una consapevolezza tra segni del destino (contro la Roma) e un sogno ad occhi aperti
Il segno del destino tra l’Atalanta e quelle vittorie contro la Roma che hanno aperto la strada ad un grande capitolo storico nerazzurro
I parallelismi storici tendono a romanticizzare ciò che di straordinario si è fatto, seppur questa grande Atalanta sia diventata una normalità da otto vittorie di fila dove la distinzione tra sogno e realtà è abbastanza sottile: non priva però di piccoli (e straordinari) deja-vu.
Citando il “talismano” Tullio Gritti, la sensazione che si prova è quella della consapevolezza dei propri mezzi, di poter fare qualche cosa di straordinario, e se l’avversario è la Roma non può essere un caso.
Lo stesso avversario che nel 2016 si batté per 2-1 dove nel momento in cui Kessié esultò sotto la Curva Nord, ci si guardava sugli spalti con un volto felice e consapevole all’insegna del “adesso tocca a noi essere grandi”. Una sensazione speculare, seppur momentanea, nel 2022 quando Scalvini e una difesa rocciosa portarono l’Atalanta al primo posto dove per vincere certe volte occorre anche riadattarsi.
Poi si arriva ad oggi: le stesse grandi emozioni, ma con molte più consapevolezze. Gian Piero Gasperini non ha mai avuto dal 2016 al 2024 un’Atalanta così completa in tutti i reparti, soprattutto nei cambi dove, ironia della sorte, non poteva non essere il grande ex Zaniolo a sgrezzare ancora di più il potenziale della squadra (non ancora arrivato al suo picco finale).
Ciò che unisce questi tre incontri non è soltanto l’avversario o il risultato finale, ma il come sono arrivati questi successi: soffrendo, combattendo, non rinunciando alla voglia di vincere anche riadattandosi se serve. Le prove del 9 belle da vedere non dal punto di vista estetico, bensì per il concetto di squadra e maturità: vittorie che fanno aprire grandi portoni.
Nel 2016-2017 l’Atalanta vinse contro la Roma aprendo le sue porte alla corsa all’Europa; nel 2022-2023 si aprì ad un nuovo ciclo dimostrando che certe volte il riadattamento ti fa stare (anche solo per poco) ad alta quota; quest’anno…chissà. Una vittoria alla volta per poter dire più avanti “Ora tocca a noi preparare ago e filo”.