2016
Cara Atalanta hai un limite enorme
E’ insindacabilmente la sorpresa della Serie A 2016-17: Atalanta di Gasperini ai raggi x
Se dopo quattordici turni di campionato hai totalizzato 28 punti in classifica, ne hai due di media a partita e viaggi su una proiezione di un torneo da 76 punti, se ti ritrovi al quarto posto della Serie A ed a un solo punto dalla seconda piazza, se dietro di te ci sono Napoli, Inter, Fiorentina, le genoane e chi più ne ha ne metta, beh, ci siamo anche stancati di definire questa Atalanta la favoletta di turno.
SOLIDA REALTA’ – Lo testimonia il filotto di sei vittorie consecutive, l’aver battuto con merito Napoli, Roma ed Inter, a conti fatti l’Atalanta avrebbe persino qualcosa da recriminare, pensando al precario avvio di campionato: sconfitta in casa dalla Lazio – e ci può stare – e dal Palermo. E no, non ci può stare. Per intenderci: nelle prime cinque giornate di campionato gli uomini di Gasperini avevano totalizzato la miseria di tre punti, perdendo ben quattro volte. Da allora: 25 punti in 9 gare. Meglio di tutti, anche della Juventus. Senza perdere mai: otto vittorie ed un pareggio, a Firenze. Lo testimonia peraltro il dato difensivo: con 14 reti al passivo quella dell’Atalanta – alla pari della Lazio, non a caso altra novità del campionato – è la seconda miglior difesa del torneo, alle spalle dell’inarrivabile Juventus.
LIMITE CONDIZIONANTE? – Proviamo però a spostare l’arco dell’analisi sul medio termine: quest’Atalanta può reggere? E’ in grado di mantenere tale rendimento e vestire davvero i panni dello spauracchio della Serie A? In tanti hanno parlato del Leicester d’Italia: accostamento fin troppo agevole ma errato. Alla base filosofie diverse: quella di Gasperini è una squadra giovane e fondata proprio sulla forza dell’irrazionalità, dell’irriverenza, il miracolo di Ranieri si basa invece su un gruppo clamorosamente già attempato, che nulla aveva vinto e che forse, proprio per tale ragione, aveva al proprio interno una rabbia non replicabile. Restiamo con i piedi per terra ed a stretto giro sull’attualità: prendendo come base di riferimento le prime sette forze della classifica – orientativamente la zona Europa – nessuno ha segnato meno dell’Atalanta. Ventitre reti all’attivo, non sarebbe neanche questo il problema se non che soltanto 4 provengono dai suoi centravanti.
DATE UNA PUNTA A GASPERINI – Tre siglati da Petagna, una da Pinilla. Incredibilmente zero alla voce Paloschi, il più atteso in tal senso, l’acquisto dell’estate di calciomercato che ora neanche trova spazio. I gol sono arrivati praticamente tutti dagli altri reparti: 3 dal raccordo Gomez, 9 dal centrocampo (5 Kessie e 4 Kurtic), 7 dalla difesa (tre difensori a segno: 3 Caldara, 3 Masiello ed 1 Conti). Fatta eccezione per Chievo, Empoli e Pescara, tutte le squadre hanno un centravanti che abbia segnato più di tre reti, quelle dell’attuale bomber nerazzurro Petagna: in ordine di classifica Higuain 7 (Juventus), Dzeko 12 (Roma), Bacca 6 (Milan), Immobile 9 (Lazio), Belotti 10 (Torino), Milik 4 (Napoli), Icardi 12 (Inter), Kalinic 6 (Fiorentina), Simeone 4 (Genoa), Muriel 6 (Sampdoria), Borriello 5 (Cagliari), Destro 4 (Bologna), Zapata 4 (Udinese), Defrel 6 (Sassuolo), Falcinelli 4 (Crotone), Nestorovski 7 (Palermo). In soldoni: meno dei centravanti dell’Atalanta non segna nessuno. E questo, vuoi o non vuoi, alla lunga si tramuta in un problema. Altro che Leicester: chiedere a Ranieri per le 24 reti di Vardy.
E DUNQUE: COME SI PROCEDE? – Le soluzioni: proseguire su questa falsariga e continuare a sorprendere tutti con un ritmo devastante, spesso in crescendo nell’arco dei novanta minuti, sfruttando le caratteristiche di Petagna, che magari sostiene la fase di non possesso ma che sottoporta lascia alquanto a desiderare. Troppo lento e poco reattivo. O rilanciare chi almeno sulla carta avrebbe maggiore attitudine con la porta avversaria: sempre considerando che Pinilla non abbia mai centrato la doppia cifra realizzativa in Serie A e che Paloschi ci sia riuscito soltanto una volta. La reale soluzione dunque, alla luce di questi clamorosi risultati e se l’intenzione è di mantenerli, sarebbe quella di intervenire sul mercato nell’imminente sessione invernale per dare a Gian Piero Gasperini un centravanti all’altezza di cotante ambizioni.