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Atalanta, Demiral: «Qui per Gasperini, all’inizio è stata dura. Io e Ronaldo molto legati»

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Il difensore dell’Atalanta Demiral ha parlato del suo approdo in nerazzurro e degli obiettivi stagionali

Merih Demiral, difensore dell’Atalanta ancora di proprietà della Juventus, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha parlato del suo approdo in nerazzurro e degli obiettivi stagionali della Dea.

OFFERTE ESTIVE – Avevo diverse offerte e sì, potevo anche andare all’estero. Ma alla fine mi ha convinto il fatto di lavorare con Gian Piero Gasperini. Prima di accettare l’offerta nerazzurra, ho parlato con l’allenatore e capito che per me poteva essere una grande opportunità». 

GASPERINI«Ammetto che all’inizio è stata dura. Devi entrare nei meccanismi, cambiare mentalità, guardare sempre in avanti e prepararti a correre all’indietro. E soprattutto abituarti agli allenamenti intensi di Gasperini. Senza quelli fai fatica con questo gioco. Però credo sia il più adatto alle mie caratteristiche: mi piace cercare l’anticipo sull’attaccante, sfidarlo in continui duelli. E la parte divertente è che puoi sganciarti anche in avanti».

GOL AL NAPOLI – «Ha ragione Gasperini quando dice che all’Atalanta i difensori sono pure attaccanti e viceversa. E lo ripeto: questa idea fa divertire noi giocatori per primi e poi anche chi ci vede giocare».

SCUDETTO«Sull’argomento sposo la linea Gasperini: finché non sono primo in classifica non ne parlo».

DIFFERENZE ATALANTA-JUVE – «Sono due squadre differenti, sia sul piano tattico che di preparazione: allenamenti intensi come qui a Zingonia non li avevo mai fatti prima. Ma se parliamo di qualità, siamo su livelli simili».

CRISTIANO RONALDO – «Io e Cristiano siamo davvero legati, lui mi ha sempre aiutato molto e ci sentiamo spesso su whatsapp. Lo considero una delle persone più speciali che abbia mai incontrato».

ELIMINAZIONE CHAMPIONS – «Ci sono ancora rimpianti. Soprattutto per le due partite che abbiamo perso, con United e Villarreal. Potevamo vincerle entrambe. Ma ora c’è l’Europa League, dove possiamo fare bene. È una coppa importante, basta leggere il nome delle squadre: Borussia Dortmund, Barcellona, Porto… Prima penseremo all’Olympiacos, però».

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