2018
Atalanta, così non va
L’Atalanta viene raggiunta sul pareggio dal Sarajevo nell’andata del secondo turno preliminare di Europa League: adesso i nerazzurri devono andare a vincere in Bosnia
Ahi Atalanta, così fa male. All’esordio ufficiale, i nerazzurri non vanno oltre il 2-2 al Mapei Stadium contro il Sarajevo e adesso sono chiamati a vincere in trasferta giovedì prossimo per continuare a sognare l’accesso alla fase a gironi dell’Europa League 2018/19. Gara dominata per un’ora dai bergamaschi, colpevoli di non averla chiusa: le troppe occasioni sprecate sono state punite da un uno-due micidiale degli ospiti poco dopo l’ora di gioco. Gasperini deve fare a meno di Ilicic e rispolvera D’Alessandro, tornato a Bergamo dopo una stagione vissuta tra alti e bassi a Benevento. Classico 3-4-3, dunque, con meno fantasia e più velocità: a completare il reparto offensivo con Gomez c’è la scheggia Musa Barro, rivelazione del campionato scorso.
Il copione del match è chiaro sin dalle prime battute: l’Atalanta costruisce e mantiene il pallino del gioco, il Sarajevo prova a far male solo con le ripartenze. Dopo pochi secondi, Ahmetovic, il migliore dei suoi, salta Toloi e si invola in fascia, ma l’assist per Sisic, tutto solo al centro dell’area, è leggermente troppo lungo. Scampato il pericolo, la Dea affonda: Gomez e Hateboer impensieriscono gli ospiti, ma all’undicesimo è Toloi, con un colpo di testa ravvicinato, ad aprire le danze. Il gol non placa l’offensiva bergamasca, anzi: Barrow spreca dal limite dell’area, mentre Gomez è neutralizzato da un grande intervento di Pavlovic. Nel recupero, Mancini raddoppia: sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato, Toloi spizza la palla per l’ex centrale del Perugia, che insacca da due passi.
Nessun cambio e stesso copione: il secondo tempo inizia proprio come era finito il primo, con la squadra di Gasperini a dominare il gioco. E a creare occasioni, sebbene il ritmo dell’undici nerazzurro, a causa e del caldo e della dura preparazione svolta in queste tre settimane, cali notevolmente. Atalanta, comunque, che meriterebbe ampiamente il 3-0: Barrow cicca clamorosamente un cross di Gosens. Lo stesso terzino nerazzurro si vede qualche istante più tardi salvare sulla linea di porta una conclusione a botta sicura. Al festival delle occasioni mancate si iscrive anche il neo acquisto Duvan Zapata, inserito al posto di D’Alessandro: Pavlovic lo ferma in uscita bassa.
Improvvisamente, la Dea esce dal match: Handzic, entrato da pochi minuti, gela Berisha al primo pallone toccato e riapre il match. Una manciata di secondi più tardi, Sisic firma il clamoroso 2-2 dopo una serie di batti e ribatti in area. Gasperini prova a scuotere i suoi inserendo anche Tumminello, ma l’Atalanta non c’è più: al Mapei finisce 2-2 tra gli applausi, comunque, di un grande pubblico (intorno ai 10 mila i supporters nerazzurri). Per accedere al terzo turno, dunque, i bergamaschi saranno costretti a vincere tra una settimana a Sarajevo.
Dal nostro inviato Giovanni Maffeis