2014
Atalanta, Colantuono: «Vogliamo arrivare in Europa. Bonaventura merita il Mondiale»
SERIE A COLANTUONO ATALANTA – Intervistato dai microfono di Radio Rai, Stefano Colantuono, tecnico dell’Atalanta, ha commentato il bel filotto di vittorie consecutive messo a segno dai nerazzurri: «Il cammimo è lungo e ci sono altre partite difficili da affrontare. Stiamo bene, però, perché nelle ultime quattro partite abbiamo sempre vinto. Ci proveremo, consci delle difficoltà. Io a Bergamo sto benissimo e ho un contratto lungo, non penso ad altro».
VITTORIA – Il tecnico di Anzio è tornato a parlare del successo sull’Inter: «Nel primo tempo abbiamo fatto una gran bella partita, l’unico errore è stato non andare al riposo in vantaggio. Nella ripresa ha giocato meglio l’Inter, anche se con Brienza avevamo avuto un’occasione clamorosa».
MOUDLI – «Il 4-4-1-1 è il sistema di gioco che abbiamo adottato negli ultimi anni, anche in virtù dei giocatori che avevamo: sulle fasce prima c’erano Peluso e Schelotto, adesso Jack. Cerco sempre di adattare i giocatori al modulo e direi che stiamo riuscendo bene».
TALENTO – Cercato da tutti, Bonaventura è diventato la star dei nerazzurri: «Ci sono annate più o meno prolifiche, ma qui a Zingonia riusciamo sempre a portare giocatori in prima squadra. Merito del lavoro della società e di Mino Favini, un guru in questo senso. Quando io ero calciatore nel Como, Mino lavora nel settore giovanile del club. Ci confrontiamo spesso e sono contento di vedere il calcio alla stessa maniera: difficilmente siamo in disaccordo. I suoi suggerimenti sono preziosissimi anche per i giocatori».
OBIETTIVI – «Questo è il terzo anno consecutivo che ci salviamo in Serie A e stiamo consolidando la nostra posizione. Pian piano proveremo a crescere e a migliorarci, puntando ad obiettivi prestigiosi come l’Europa League, senza però dimenticare l’importanza del bilancio. Percassi e Marino sono ambiziosi, ma non dobbiamo fare il passo più lungo della gamba: abbiamo potenzialità e uomini giusti per fare questo discorso, ma solo con la giusta serenità».
PASSATO – «Palermo? Con il presidente ho mantenuto un buon rapporto, nonostante sia troppo impulsivo. Il rammarico è quello di essere stato esonerato da sesto in classifica, ma per il resto nessun problema: ero consapevole che, andando a lavorare lì, sarebbe potuto accadere».
EUROPA – L’Europa dista 7 punti, ma le gare che mancano di qui alla fine della stagione sono solamente nove: «Incontriamo una squadra che cerca punti pesanti per cui sarà difficile. Non dobbiamo fare progetti, ma vivere tutte le partite con la massima intensità, come se dovessimo raggiungere un obiettivo importante. Vogliamo restare nella parte sinistra della classifica, a maggio faremo i conti. Se dovessimo vincere mercoledì, sarebbe la quinta vittoria consecutiva per la Dea in Serie A e sarebbe un record».
JACK MONDIALE – «Credo che Prandelli stia tenendo sott’occhio Bonaventura, ma il suo cammimo è segnato: se non andrà ai Mondiali credo che rientrerà comunque nel gruppo per gli Europei del 2016 in Francia».
ESPERIENZA – «La nostra squadra è ben strutturata. Ci sono giovani di qualità, sì, ma anche giocatori esperti che hanno giocato in squadre importanti in Serie A: penso a Stendardo, Cigarini, Yepes e tanti altri».
PREPRAZIONE – «Montesanto? Lavora con me da 12-13 anni ed è uno dei migliori: me lo tengo stretto. Anche l’Inter ieri era in forma, e sicuramente ieri avrebbero meritato il pareggio. Ma il lavoro di Mazzarri c’è e si vede: serve tempo, però, per raccogliere i frutti. Il problema è che la gente interista vuole tutto e subito».
TRASFERTE – «Siamo riusciti a sistemare il problema delle trasferte vincendo a Roma con la Lazio e a Milano con l’Inter: meno male, perché era l’unica pecca di questa bella stagione».
SERIE A – «La Juventus sta facendo la differenza, non riesce a fare male nemmeno quando vuole fare bene. Non riuscirebbero a perdere nemmeno volendo. Sono entrati in questo meccanismo perverso e fermarli è impossibile».